Dego. Sei punti di penalizzazione sanciti prima che iniziasse in campionato, 11 gol subiti in appena cinque partite, l’ultimo posto in classifica e, come se non bastasse, l’inagibilità del proprio campo. Per utilizzare un eufemismo, non è stato un inizio di stagione propriamente facile per il Dego, società passata dall’esaltazione per la promozione ottenuta la scorsa stagione a dover contare i danni a causa della piena (e conseguente esondazione) del fiume Bormida che ha allagato e praticamente spazzato via il campo sportivo “Rinaldo Perotti”.
A dire la verità, quanto accaduto il 26 ottobre si era già verificato alla metà dello stesso mese: allora però i danni erano stati meno ingenti e, complice il supporto dei cittadini di Dego, la società era riuscita a ripristinare le condizioni necessarie per poter ospitare le partite al “Perotti” in tempi record.
Al termine dello scorso mese però la furia della Bormida ha cambiato tutto. A raccontare il momento che sta attraversando il sodalizio biancoblù è stato il presidente Rossano Astesiano: “A metà ottobre eravamo quasi contenti perchè, nonostante l’esondazione del fiume, siamo riusciti a risistemare il campo grazie all’aiuto di 50 persone. Pensavamo di averla scampata, invece dopo 15 giorni abbiamo ricevuto la botta definitiva. Il campo, ad oggi, è inagibile”.
L’attività del Dego tuttavia, per merito della generosità delle realtà sportive limitrofe, potrà proseguire fino al termine della stagione sportiva: “Due giorni dopo l’alluvione mi sono incontrato con i miei dirigenti e con altre persone. Insieme ci siamo prodigati immediatamente per trovare delle strutture che ci potessero permettere di andare avanti. Il futuro però resta un punto interrogativo. Servirebbe creare una nuova struttura in altro loco, ma questo non dipende soltanto da noi”.
C’è da dire – ha proseguito Astesiano – che viviamo in un paese in cui la squadra è molto sentita, quando c’è bisogno i cittadini e i tifosi rispondono sempre presente. Il nostro campo si è allagato nel 2016, nel 2019, nel 2021 e addirittura due volte nel solo 2024. Così diventa difficile, con gli altri membri della società abbiamo ritenuto che non abbia più senso investire risorse sul Perotti per poi vedere andare tutto in fumo”.
Infine il presidente del Dego si è concentrato sul lato sportivo scandendo gli obiettivi di Monticelli e compagni: “Il nostro obiettivo è quello di raggiungere la salvezza, ma per farlo dovremo migliorare sotto alcuni profili. I risultati per il momento non sono stati dei più confortanti, ma finora ce la siamo giocata. A mio parere ci servirebbe vincere una partita per sbloccarci, come società siamo soddisfatti del lavoro del mister”.