Albisola Superiore. Dalle coste della California alla West Coast ligure, quando si parla di football americano il passo è breve e con la nuova esaltante stagione IFL (Italian Football League) che i Pirates 1984 dovranno affrontare dal febbraio 2025, ecco che le distanze tra Stati Uniti e Italia si assottigliano, i chilometri diventano miglia e i metri si accorciano in yards.
Succede così che sul veliero pirata che sta per salpare dai lidi albisolesi verso lande italiane mai esplorate prima d’ora (vedi Ancona, Roma, Firenze eccetera), salga a bordo l’esperienza e la qualità tecnica e umana del nuovo Offensive Coordinator Stephen “Steve” Smyte, il quale dal lontano 1993 ha allenato, in high school e college, migliaia di ragazzi statunitensi.
Dalla American River College di Sacramento CA (siamo nel 1989 e la posizione è subito rilevante, Pass difensive e Defensive back coach) e dai Sacramento Gold Miners, prima franchigia americana a militare nella CFL (Canadian Football League) per terminare ai Pirates 1984, vediamo insieme l’impressionante curriculum che coach Smyte porta con sè, un bagaglio carico di amore per i ragazzi e per il football americano e di ruoli accettati e affrontati con serietà ma sempre col sorriso sulle labbra, che fa di coach Smyte un valore aggiunto inestimabile per i “Pirati”.
Proprio nei Gold Miners coach Smyte ricopre da subito i ruoli di QB (Quarterback), RB (Running Back)/WR (Wide Receiver, ricevitore) coordinator e proprio nel suo anno di battesimo in CFL il 1993, riuscirà a raggiungere il quinto posto di sempre per yards guadagnate nella lega canadese, addirittura 6023. Sotto la sua guida tecnica arriveranno i primi “All Pro first team” dei Miners.
Seconda esperienza professionale e arriva la sideline del college football americano per coach “Steve”, più precisamente in D2 nella University California Davis, ricoprendo dal 1995 al 2003 il ruolo di WR coach e Special Team Assistant per returners e gunners (ruoli chiave nella formazione dello special team). Sotto la sua guida ben 5 ricevitori finiranno nei radar della NFL come Onome Ojo, selezionato dai New Orleans Saints al quinto giro assoluto del draft NFL e del TE (Tight End) Daniel Fells, selezionato dagli Atlanta Falcons, con 10 anni di esperienza NFL in varie franchigie.
Nel 2004-2005 è poi arrivata un’immancabile esperienza, sempre nel college football statunitense ma di primo livello questa volta, in quel di Boise State in Idaho, che proprio quest’anno sta andando alla grande grazie al Running Back star Ashton Jenty. In questo ateneo ricoprirà ancora il doppio delicato ruolo di WR coach e Special Team Assistant, allenando sempre gunners e returners.
Tra i vari prestigiosi traguardi raggiunti possiamo annoverare: nel 2004 il secondo attacco più prolifico della nazione e record storico di Boise State, con la partecipazione al “Liberty Bowl”, una delle tante finali nazionali del college football statunitense. Due kick off returner piazzati tra i primi 10 negli USA nel 2004 e 2005 e ben 7 WR passati sotto la guida di coach Smyte tra free agent NFL, draft NFL, tra cui il quinto round assoluto Legedu Naanee selezionato dai San Diego Chargers.
Nel 2018 nuove esperienze attendono coach Steve, infatti il ruolo nella Davis senior high school (sempre in California) sarà addirittura quello di head coach. Nell’anno seguente, il 2019, neanche a dirlo arriverà il “COTY” (coach of the year) per Steve Smyte.
Sarà a Oakland (CA), presso la Lincoln University, nel 2021 che coach Smyte ricoprirà il ruolo tanto ambito di offensive coordinator e QB coach di una università statunitense, apice di una carriera al top come risultati e ruolo che poche persone al mondo possono dire con orgoglio di avere ricoperto. Nel 2022 ritorna a Sacramento, questa volta al Sacramento City College ricoprendo la carica di OC e QB coach.
Molti altri traguardi professionali sono stati raggiunti da coach Smyte il quale grazie all’amicizia con l’head coach Alfredo Giuso Delalba ha accettato di buon grado di intraprendere questa nuova esperienza nel football americano nostrano che sempre più anno dopo anno, apre le porte all’esperienza totale in sideline d’oltreoceano e diventa di stagione in stagione più competitivo.
“L’amore verso i ragazzi – scrivono i Pirates sul proprio sito –, la voglia di insegnare ancora dopo tanti lustri ai vertici del football giovanile americano oltre l’immancabile sorriso presente sul volto di coach Smyte, ha fatto subito innamorare il front office dei Pirates 1984 e il suo main sponsor Natpower H. Da lì la decisone unanime di provare a portare insieme i Pirates 1984 verso altri importanti traguardi sportivi ma anche umani. Il tanto rinomato ambiente “familiare” dei Pirates ha senza dubbio aiutato nella decisone il nuovo Offensive Coordinator americano”.
“Un altro importante protagonista sta per affacciarsi nella IFL, per guidare i cannoni del veliero pirata in questa fantastica prima avventura nel massimo campionato italiano di football americano e tutti quanti noi, amanti dello sferoide prolato non vediamo l’ora di vederlo all’opera nel suo luogo preferito… in sideline! Benvenuto a bordo coach Steve Smyte, once a pirate, always a pirate”, conclude la nota stampa diffusa dalla franchigia albisolese.
Il mese precedente rispetto all’annuncio dell’arrivo di coach Stephen “Steve” Smyte, i Pirates erano stati attenzionati dalla visita del presidente della sezione provinciale del Coni Roberto Pizzorno, il quale ha consegnato le nuove tute della federazione ai mini Pirates impegnati nel Trofeo Coni 2024 (andato in scena a inizio ottobre in Sicilia).