Albissola Marina. Furto di acqua pubblica, per un ammontare di 8 centesimi di euro. E’ il reato di cui si è reso responsabile il titolare di un’impresa di rimessaggio barche di Albissola Marina, che questa mattina ha deciso di approvvigionarsi d’acqua alla fontana dell’area camper della città.
“Non disponendo di acqua all’interno del mio rimessaggio – ci spiega – siamo andati a prendere l’acqua alla fontana pubblica dell’area camper. Noi come tanti contadini, che si riforniscono qui per bagnare il loro orto. Dovendo lavare diverse barche, stavolta abbiamo deciso di utilizzare una piccola cisterna, per avere una buona scorta. Era la prima volta che i miei ragazzi andavano a prendere l’acqua lì, e non l’avrebbero nemmeno riempita tutta. Ma non appena abbiamo iniziato a riempire, si sono presentati carabinieri e polizia locale, che ci hanno accusato di aver rubato acqua pubblica”.
Una contestazione che all’imprenditore appare quanto meno curiosa: “Ci viene contestato l’utilizzo industriale” spiega. Il tema infatti, più che al quantitativo in sé, è legato all’uso fatto di quell’acqua: prelevarla per lavare le barche equivarrebbe a fare attività d’impresa caricando sulla collettività i relativi costi (tradotto: l’acqua utilizzata dalla ditta viene pagata dal Comune anziché dall’azienda stessa). “Un’accusa che non comprendiamo – si difende il titolare – considerando che abbiamo prelevato soltanto 90 litri d’acqua in totale per un ammontare (ci è stato comunicato dal responsabile del servizio) di 8 centesimi di euro”.
Al “costo” di quattro dipendenti fermi in attesa che militari e agenti completassero gli aggiornamenti, si aggiungono quelli per le sanzioni. La polizia locale di Albissola ha elevato una sanzione di 29,40 euro (se pagata entro cinque giorni, se no pari a 42 euro dopo il sesto giorno) perché l’autocarro che trasportava la cisterna “veniva lasciato in sosta in area riservata ad autocaravan”.
Il verbale recita anche che il mezzo “eseguiva operazioni di carico di acqua potabile prelevandola dai rubinetti posti nell’area comunale adibita al discarico delle acque reflue dei camper. Veniva infatti prelevata una quantità pari a 150 litri d’acqua”. Una nota a penna in fondo aggiunge che, secondo le verifiche effettuate dal tecnico, nella cisterna ci sarebbero stati in tutto 140 litri, dei quali 50 già presenti in precedenza.
I carabinieri, ora, procederanno con la denuncia: i due lavoratori inviati dal titolare a prelevare l’acqua saranno accusati di furto aggravato in concorso.
“Ringrazio le forze dell’ordine e la polizia locale per il loro lavoro – commenta il sindaco Gianluca Nasuti – Quell’acqua è a uso dei camperisti, la fontana è stata fatta per permettere lo scarico dei sanitari. Purtroppo episodi di furti d’acqua in quella zona non sono una novità, specie nei primi tempi, quando diverse persone andavano lì per lavare l’auto. Un fenomeno che per fortuna eravamo riusciti a stroncare. Un caso con una tale quantità d’acqua, però, non ci era mai capitati. Stavamo pensando di posizionare alcune colonnine di ricarica per veicoli elettrici nell’area camper, ma se già ci rubano l’acqua a questo punto iniziano a sorgermi dei dubbi…”.