In consiglio comunale

Garlenda, il consigliere Tezel: “Mozione per realizzare un parcheggio in via Villafranca”

"Il cantiere per il nuovo ponte ha cancellato zone di sosta. E il permesso di costruire l’autorimessa interrata è sparito dall’archivio comunale"

garlenda cantiere posti auto

Garlenda. “A seguito dei lavori di costruzione del nuovo ponte di attraversamento del torrente Lerrone in zona Villafranca il cantiere ha occupato e cancellato molti posti auto pubblici utilizzati dai residenti e dai clienti delle attività commerciali”. Così il consigliere comunale di minoranza Luigi Tezel del gruppo “Garlenda per tutti”.

Questa soppressione sta determinando ormai da un anno difficoltà di parcheggio per una zona importante del paese senza che l’amministrazione comunale, quella precedente del sindaco Pittoli e l’attuale del sindaco Navone, abbiano dato una concreta risposta a questo fabbisogno urgente di parcheggi essendo presenti in zona anche alcune attività commerciali che vivono nel difficile tessuto commerciale cittadino. Proprio per dimostrare concreta vicinanza ai bisogni dei cittadini e delle attività commerciali che a Garlenda devono essere particolarmente sostenute come gruppo consigliare Garlenda per Tutti ho presentato una mozione per il prossimo consiglio comunale che vada nella direzione di risolvere in breve tempo la situazione” spiega ancora l’esponente di opposizione consiliare.

“Infatti, in via Villafranca è fermo da tempo per una procedura fallimentare un cantiere di costruzione di box auto interrati con soprasuolo destinato a terreno vegetale.

“La mozione offre tre opportunità al consiglio comunale: imporre con delibera del Consiglio comunale il vincolo preordinato all’esproprio del soprasuolo dell’autorimessa per destinarlo non più a mero terreno vegetale ma a parcheggio pubblico. Il parcheggio avrebbe una superficie di circa 557 mq. Avviando le procedure espropriative la procedura di legge consente di addivenire ad una trattativa con la proprietà per l’acquisizione bonaria a prezzi di mercato; il sindaco quale rappresentante legale dell’Ente instauri un confronto direttamente con il curatore per la cessione del soprasuolo al Comune; infine, dato che il permesso a costruire è venuto a scadere e quindi dovrà essere formulata nuova istanza di permesso di costruire per il completamento dell’autorimessa interrata il consiglio comunale proceda ad un aggiornamento al Piano regolatore vigente per imporre la destinazione d’uso del soprasuolo a parcheggio pubblico. Questa ultima ipotesi non andrebbe a ledere il diritto di proprietà e a costo zero per l’ente ottenere un parcheggio pubblico”.

“Ovviamente ho voluto ipotizzare nella mozione tre percorsi amministrativi proprio al fine di trovare la totale convergenza dei gruppi consigliari. Si tratta di una volontà concreta per trovare una soluzione condivisa al problema parcheggi in Regione Villafranca. L’auspicio è che la maggioranza del Sindaco Navone voglia convergere su una proposta di buon senso per risolvere un problema sentito dai cittadini residenti in zona e dei commercianti”.

“Se riusciremo in questo proposito sarà una vittoria politica di tuti per tutto il paese”.

E Tezel sottolinea: “Ultima curiosità che mi ha lasciato sbigottito nell’approfondire questo argomento è che dalla perizia di stima commissionata dal Tribunale di Savona per la vendita dell’immobile all’asta emerge che il permesso di costruire originario dell’autorimessa interrata sia fisicamente sparito dall’archivio comunale. Sono rimasto esterrefatto che una pratica edilizia scompaia notte tempo dagli uffici comunali per mano di ignoti. Fatto grave che mi ha spinto a rivolgere una interrogazione al Sindaco per conoscere i dettagli di questa anomala sparizione di una pratica edilizia di valore importante”.

“Inoltre, essendo la perizia del tribunale lacunosa sugli aspetti di conformità edilizia e urbanistica proprio a seguito della sparizione del fascicolo edilizio ho chiesto con una interrogazione al sindaco di confermarmi in Consiglio Comunale che l’autorimessa interrata abbia rispettato le norme di piano di bacino idrogeologico visto che attiguo all’autorimesse scorre un rio tombinato iscritto alle acque pubbliche. Non vorremmo svegliarci da questa situazione anomala e oscura scoprendo che quanto costruito non rispetti i vincoli idrogeologici per di più essendo l’opera interrata molto vicino ad una zona rossa di piano di bacino” conclude il consigliere comunale.

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