Bergeggi. Per il progetto del deposito di Gnl a Beregggi sarà necessaria la Valutazione di impatto ambientale. Lo ha comunicato a fine ottobre il ministero dell’Ambiente al Comune di Bergeggi in risposta alle osservazioni presentate.
“Speriamo che tutto questo vada a buon fine e che il deposito non venga fatto, sarebbe vicino a un’area marina protetta”, ha detto il sindaco Maria Nicoletta Rebagliati.
Il Comune aveva presentato le proprie osservazioni a fine gennaio: “Non si rinviene alcun documento in cui vengono segnalate – aveva scritto – e analizzate le possibili interferenze negative del progetto in considerazione con l’area marina protetta di Bergeggi. E, specificatamente, prelevamenti dell’acqua di mare per l’approvvigionamento dell’impianto antincendio; sversamenti in mare anche di combustibili utilizzati all’interno dell’impianto;
aumento del traffico marittimo”
Il Comune aveva sottolineato anche che “il sito scelto da GNLMED è collocato ad una distanza di circa 1400 ml dall’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi e di circa 200 ml dalla ZSC IT1323271 “Fondali Noli – Bergeggi“. Tra le critiche mosse al progetto dal Comune di Bergeggi anche “la mancanza di uno studio volto a considerare e approfondire le interferenze del progetto del deposito con quello del rigassificatore” e non “viene considerata la presenza di altri impianti a rischio rilevante nelle vicinanze”. Tra questi vengono elencati il deposito Sarpom e il relativo campo boe.
Lo stabilimento avrà la funzione primaria di ricevere, principalmente tramite navi metaniere di medie dimensioni, gas naturale liquefatto e BioGnl. Il Gnl sarà distribuito via terra, attraverso cisterne criogeniche autotrasportate della capacità di circa 45 metri cubi e isocontainer e via mare, attraverso bettoline per il rifornimento di navi alimentate a GNL dalla capacità di circa 2.000 – 7.500 metri cubi. Invece, il gas naturale generato naturalmente nelle tubazioni e nei serbatoi di stoccaggio per effetto di scambi termici con l’ambiente (per cui senza apporto di energia) verrà inviato al cogeneratore posto all’interno del deposito e potrà essere messo a servizio di utenze interne all’area portuale, così come all’impianto stesso.
A regime, la capacità effettiva massima del deposito sarà pari a 9.136 tonnellate, stoccate in 12 serbatoi aventi capacità geometrica pari a 1.800 mc ciascuno.