Genova. Nuovi momenti di tensione all’interno del carcere di Marassi, a Genova. Il sindacato di polizia Sappe racconta che giovedì sera un detenuto ha sorpreso alle spalle un poliziotto e, puntandogli contro un punteruolo artigianale, lo ha minacciato di sequestrarlo.
“Per fortuna la pronta reazione del collega e dal tempestivo intervento di altri poliziotti ha scongiurato il peggio”, denuncia il segretario per la Liguria del Sappe Vincenzo Tristaino.
“Il responsabile è un detenuto italiano di circa 30 anni, proveniente dal Piemonte, con vari reati contro la persona – dicono dal sindacato – fortunatamente, dopo aver dato l’allarme, l’agente è riuscito a svincolarsi dalla morsa dell’uomo e altri poliziotti sono riusciti a farsi consegnare il punteruolo. I poliziotti in servizio nel carcere di Marassi sono stati bravissimi a contenere le violente intemperanze dell’uomo, ma la situazione è insostenibile”.
“Le aggressioni che avvengono pressoché quotidianamente ai danni del personale di polizia che presta servizio nelle varie carceri sono il simbolo di una gestione fallimentare dell’amministrazione penitenziaria della Liguria, che dipende da Torino da quando non c’è più il provveditorato regionale a Genova e sembrerebbe che il ministero intenda rivedere questa scellerata decisione: Il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri regionali, ma chi dovrebbe intervenire e tutelare continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”, conclude Tristaino.