“Gentili elettrici, gentili elettori, gentil* elettor*.
Tra pochi giorni la Liguria sarà chiamata a votare per eleggere il presidente di Regione e il consiglio
regionale. È indubbio che i liguri, meritino di scrivere una nuova pagina e di essere tutelati nei loro diritti, con una nuova amministrazione che garantisca e lavori affinché il nostro territorio possa crescere e sia valorizzato, le ferite sanate, le opportunità colte.
Quella che la Liguria sarà chiamata a fare, il 27 e 28 di questo mese, non è solo una scelta tra candidati: la decisione è tra due visioni della nostra società, tra due modi diversi di intendere la collettività e il nostro futuro di liguri.
Da un lato abbiamo un governo che ha agito nell’interesse del privato, che ha ferito il nostro territorio limitando le libertà dei suoi cittadini, che non ha voluto guardare a progetti che valorizzassero i nostri punti di forza e risanassero le criticità. Le precedenti amministrazioni di centro-destra hanno adottato una linea di governo che ha accresciuto il divario con il Nord, limitando la regione e compromettendola su più fronti, dalla sanità ai trasporti, dall’ambiente al lavoro, fino alle infrastrutture e alle aree interne.
Il privato sta così sostituendo il pubblico: curarsi diventa sempre più difficile se non si ha disponibilità economica, l’istruzione in Provincia di Savona è abbandonata da sempre più ragazzi che non riescono a comprare libri o a raggiungere le sedi di studio con i mezzi pubblici, i laureati vanno all’estero per trovare lavoro e opportunità degni di essere colti, e intanto le classe dirigente si dedica ad altro, immagina soluzioni fantasiose ed invasive per un territorio già fragile, e favorisce ceti sociali già beneficiati da politiche che non si preoccupano di riequilibrare economia e condizioni di vita essenziali e imprescindibili.
Dall’altro c’è una coalizione che crede nella sua regione e nelle potenzialità del proprio territorio, nella tenacia della sua gente, che ha desiderio di futuro e chiede di poter avere la possibilità di crescere: economicamente, demograficamente, culturalmente.
In questa campagna elettorale si sono pertanto confrontate queste due visioni della società:
una, arroccata su un presente solo apparentemente moderno e innovativo, ma in realtà prigioniero
dell’annuncio e del pregiudizio; l’altra, orientata a un futuro solidale, efficace nella soluzione dei temi che stanno a cuore a tanti liguri, mirata a ristabilire priorità positive: sanità pubblica e funzionale per tutti, lavoro in sicurezza e giustamente retribuito, scuola efficiente (a iniziare dagli edifici), parità di opportunità nell’accesso ai servizi, tutela e valorizzazione del territorio.
Alle elettrici, agli elettori, all* elettor*, la responsabilità di scegliere e il diritto di farlo, attraverso la scheda da inserire nell’urna il 27 e 28 ottobre prossimo.
Astenersi non serve, non è il segno del dissenso: è una non scelta che rischia di condannare la nostra Regione alla decadenza economica e sociale. La democrazia e il principio di partecipazione democratica sono il sistema prezioso ed essenziale che ci garantisce il diritto di partecipare alla formazione del nostro futuro collettivo. Il diritto di voto è una delle imprescindibili pietre miliari della democrazia, perché consente agli individui di avere voce in capitolo nei processi decisionali: esercitando il nostro diritto di voto garantiamo non soltanto che la nostra voce venga ascoltata, ma contribuiamo anche attivamente al più ampio quadro democratico che sostiene principi di
uguaglianza, libertà e responsabilità.
Ogni voto è importante e fondamentale, perché contribuisce a modellare in ottica collettiva il futuro che vogliamo costruire, salvaguardando i nostri diritti e le nostre libertà individuali e assicurando che i valori fondamentali della democrazia durino per le generazioni a venire.
Pensiamoci bene. Diamo un futuro al nostro territorio”.