Dura critica

Rari Nantes-Pro Recco, Polti: “Compiuto dagli arbitri un ‘delitto’ sportivo. Atteggiamenti supponenti, irridenti e minacciosi”

Sarà richiesto un approfondimento su quanto successo alla federazione: "Savona saprà essere più forte anche di queste ingiustizie. Chiediamo solo rispetto e imparzialità"

R.N. Savona vs Pro Recco

Savona. “La Rari Nantes ha una storia lunga e gloriosa fatta di successi sportivi, produzione di atleti olimpionici sia nella pallanuoto che nel nuoto sincronizzato e di permanenza ininterrotta nella massima serie da più di quarant’anni. Tutto questo contando esclusivamente sul duro lavoro, la programmazione, la passione e il senso di appartenenza. Per tutta risposta, la Rari Nantes Savona è stata trattata in maniera inqualificabile dalla coppia arbitrale nell’incontro contro la Pro Recco, dove è stato compiuto un “delitto” sportivo che non ha precedenti nella storia della pallanuoto italiana. Per di più in modo irreverente e beffardo davanti al nostro pubblico, di gran lunga il più numeroso del campionato, e alla presenza del presidente federale On. Paolo Barelli”. Sono le parole del presidente della società Daniele Polti e del consiglio direttivo espulsione sulla partita di sabato pomeriggio tra la Rari Nantes e la Pro Recco.

La partita, disputata alla piscina Zanelli, è terminata con una sconfitta per la Rari Nantes Savona. Se nei primi due parziali il risultato è rimasto in totale equilibrio (primo parziale 3-2 Rari Nantes Savona, 2-3 secondo parziale Pro Recco), è nel terzo in cui la squadra ospite dilaga e infilza portandosi sul 1-5, chiudendo poi i giochi nell’ultimo parziale con un contenuto 1-2. Già subito dopo la partita sono state criticate duramente le decisioni degli arbitri.

Atteggiamenti supponenti, irridenti e minacciosi – proseguono dalla società – nonché decisioni tra il discutibile e il surreale, sulle quali non temiamo un giudizio indipendente attraverso la prova televisiva, sono stati perpetrati ai nostri danni con incredibili e inaccettabili parzialità e determinazione. Così vengono frustrati non solo gli sforzi finanziari ma soprattutto i sogni e le ambizioni di una intera città che, con tenacia, non vuole abdicare alle ambizioni di scudetto dopo già venti anni di monopolio finanziario (in primis) e sportivo (quale conseguenza diretta) di un’unica società”.

Chiediamo solo rispetto e imparzialità affinché, nel nostro sport da noi tanto amato, si continui a dare speranza e voglia di sognare anche a chi non è il più ricco. E’ nostro dovere anche morale pretendere che sia approfondito in ambito federale quanto accaduto affinché siano individuate le responsabilità del caso: chiediamo l’avvio di una verifica che fornisca in tempi brevi e definiti un riscontro puntuale in merito all’operato dello staff arbitrale. Diversamente la stessa pallanuoto, già abbandonata dal pubblico nella maggioranza delle nostre piscine e dopo lo sgarbo e la protesta Olimpica, dovrà rassegnarsi al ruolo di marginalità che sembra inseguire da tempo con perseveranza masochistica”.

Savona saprà essere più forte anche di queste ingiustizie. I savonesi si stringeranno attorno alla squadra ed alla società, cogliendo una sfida che assume connotati anche morali…. a chi ha pensato di poter scoraggiare una squadra, una società, i tifosi, i savonesi, un’intera provincia; il messaggio che inviamo è questo: la nostra determinazione è ulteriormente accresciuta, la passione e l’amore per questo sport ci spinge oltre l’ingiustizia”, hanno concluso.

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