Liguria. Le spese dell’amministrazione Toti per pubblicizzare la regione, i rapporti del capo di gabinetto Matteo Cozzani con i fratelli Testa di Riesi, le “liturgie” della comunità riesina esportate a Genova. Sono queste le anticipazioni lanciate, attraverso la pagina Facebook ufficiale, dagli autori della trasmissione Report in merito alla prima puntata della nuova stagione che andrà in onda domenica sera alle 20.30 su Rai 3. Una puntata che quindi verterà (anche) sull’inchiesta per corruzione che ha portato all’arresto di Giovanni Toti e alle dimissioni del governatore, e che inevitabilmente è già finita al centro delle polemiche: perché andrà in onda mentre saranno in pieno svolgimento le elezioni regionali.
“Ricostruiremo la vicenda giudiziaria che ha riguardato la Liguria – ha detto il giornalista e conduttore Sigfrido Ranucci a Un giorno da Pecora su Radio1 – Noi andremo in onda il 27 ottobre e il 30 il tribunale di Genova deciderà sulle richieste di patteggiamento. E poi ricostruiremo il sottobosco che si è mosso in questa vicenda, sconosciuto ai più. Ad esempio, sappiate, c’è un piccolo paesino siciliano che ha condizionato il santo di Genova, San Bartolomeo: hanno tolto quello genovese per metter l’altro”.
Da quanto si apprende, dunque, la puntata affronterà soprattutto il filone del presunto voto di scambio che vede coinvolti, oltre all’ex presidente, l’allora capo di gabinetto Matteo Cozzani, i gemelli Arturo ed Angelo Testa, il consigliere regionale della Lista Toti Stefano Anzalone (ricandidato nella lista civica Orgoglio Liguria per Bucci), l’ex sindacalista della Cgil Venanzio Maurici e un’altra decina di persone. Secondo l’accusa l’entourage di Toti si ingraziava gli elettori della comunità riesina per ottenere voti in cambio di favori, sfruttando il potere di figure legate alla criminalità organizzata. Questa parte dell’inchiesta è ancora aperta e non rientra nel patteggiamento di Toti, Spinelli e Signorini, che riguarda solo la corruzione impropria.
Ma la decisione di andare in onda a elezioni ancora in corso (si vota domenica dalle 7.00 alle 23.00 e poi lunedì dalle 7.00 alle 15.00) è destinata a scatenare polemiche. “Tutti si riempiono la bocca col silenzio elettorale, ma questo non riguarda i giornalisti, riguarda i partiti”, replica Ranucci, che comunque ha “già la valigetta pronta per la commissione di vigilanza Rai”.
Come ricorda Ranucci, due giorni dopo la chiusura delle votazioni si terrà in tribunale l’udienza per il patteggiamento di Giovanni Toti, Aldo Spinelli e Paolo Signorini. Il giudice potrà convalidare l’accordo pronunciando la sentenza di patteggiamento oppure potrebbe valutare la pena o le pene non congrue rinviando gli imputati a dibattimento. Sull’accordo invece non possono tornare indietro né la Procura né i difensori degli imputati.