Reazione

Piaggio, Fiom Cgil savonese: “Delusione dal ministro Urso, ci aspettavamo impegno su garanzie statali”

Il commento del sindaco dopo il faccia a faccia odierna sul destino dell'azienda aeronautica

presidio piaggio industriali

Liguria. “L’incontro con il ministro Urso è stato utile ma troppo interlocutorio e dispersivo. È stato fatto il punto per diverse realtà industriali liguri e su Piaggio Aerospace, di fatto, non emerge nessuna novità. Il 10 ottobre si chiude la data room, a breve si chiariranno le offerte presentate. Nel metodo, abbiamo insistito sulla necessità di coordinare nel dettaglio la vertenza con il Ministero della Difesa vista la strategicità aziendale nel sistema di difesa nazionale”.

Così il segretario provinciale della Fiom Cgil savonese Cristiano Ghiglia sulle parole del ministro Urso per la vertenza di Piaggio Aerospace e il bando di vendita dell’azienda aeronautica.

“Nel merito, abbiamo chiesto un impegno chiaro di garanzia economica statale qualunque sia il soggetto individuato – aggiunge ancora Ghiglia -: questa prospettiva crediamo non possa essere solo una ipotesi ma sia imprescindibile per garantire a Piaggio una reale prospettiva di rilancio che salvaguardi la sua unicità di comparti operativi”.

“Purtroppo, c’è stato solo un impegno generico a tenere monitorata la situazione di vendita vista la strategicità di Piaggio. Non siamo soddisfatti, ci aspettavamo di più, manca il tempo e servono impegni concreti, lo meritano i lavoratori e tutto il territorio savonese” conclude il segretario Fiom.

“Siamo alla terza gara, mentre le prime due sono andate deserte. La terza gara ci lascia parecchie perplessità e questa mattina abbiamo chiesto che qualora non fosse determinante si arrivi ad un intervento dello Stato per salvaguardare un asset strategico del nostro paese e quindi abbiamo chiesto che vi sia o l’intervento di Leonardo o di uno degli strumenti che è in capo al governo per gestire le crisi industriali (Cassa Depositi e Prestiti oppure a Invitalia)” sottolinea ancora Stefano Bonazzi, segretario Fiom Genova.

“Abbiamo affrontato anche il tema dell’Ilva e, alla nostra specifica richiesta di portare avanti una gara che veda anche investimenti consistenti su Genova, la risposta del ministro è stata favorevole. Il Ministro ha dichiarato in maniera esplicita – salvo la disponibilità dei futuri investitori – di forno elettrico e di laminatoio a caldo: sono prospettive importanti per un unico grande gruppo nazionale che noi crediamo debba rimanere e progredire” conclude l’esponente sindacale.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.