Vado Ligure. E’ stato firmato ieri il decreto per la costruzione del nuovo capannone nel polo vadese di Alstom. I lavori saranno finiti entro la primavera del 2026.
“Tra 16 mesi sarà pronto“, ha annunciato Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti ieri pomeriggio a margine della presentazione del progetto da 55 milioni di euro sulle nuove infrastrutture a servizio del porto di Savona.
E’ arrivata la conferma del finanziamento per il rilancio del sito da parte di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, nell’ambito degli incentivi previsti nell’area savonese dal Ministero delle Imprese e del Made in ltaly. L’investimento era previsto da un accordo con Invitalia che aveva portato ad un cofinanziamento di 4 milioni di euro, per un totale di oltre 14 milioni.
La realizzazione del nuovo fabbricato, dedicato alla manutenzione, consentirà di accogliere veicoli di lunghezza pari ad almeno 130 metri (misura minima per svolgere attività di manutenzione complete), attività di testing e validazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la copertura del fabbisogno energetico della struttura.
Ieri mattina Rixi, accolto dal management di Alstom, tra cui Henri Poupart-Lafarge, CEO di Alstom, Danny Di Perna, Executive Vice-President e Chief Operating Officer, Gian Luca Erbacci, Presidente Alstom Regione Europa, e Michele Viale, Direttore Generale di Alstom in ltalia, ha visitato lo stabilimento savonese in cui è stato possibile osservare la produzione in corso.
prevede la realizzazione di un nuovo fabbricato che consentirà di accogliere veicoli di lunghezza pari ad almeno 130 metri (misura minima per svolgere attività di manutenzione complete), oltre a una serie di opere complementari necessarie per l’efficientamento del nuovo layout di produzione, unitamente all’acquisto di attrezzature e impianti per attività di testing e validazione e all’installazione di un impianto fotovoltaico per la copertura del fabbisogno energetico della struttura.
Oggi il polo è dedicato prevalentemente all’attività di produzione di locomotive. Dopo l’ampliamento diventerà un punto di riferimento per la manutenzione dei mezzi provenienti dal Nord Italia e avrà un posto al centro della scena nazionale per la produzione e la manutenzione dei convogli ferroviari.