Spunti per il futuro

Allerte inaffidabili, Meteo Valbormida: “La zona D va divisa, climi e rischi troppo diversi”

"L'alluvione del 27 ottobre dimostra che sarebbe stata necessaria un'allerta rossa e non solo arancione, troppe le persone che sono uscite di casa per quel motivo"

incontro rami bormida san giuseppe

Valbormida. Dopo l’evento alluvionale che ha colpito duramente la Valbormida nello scorso fine settimana si torna a parlare delle allerte meteo e di quanto siano efficaci per scongiurare pericoli. Sono centinaia, infatti, i cittadini che si chiedono il motivo per il quale sabato 27 ottobre non fosse stata diramata un’allerta rossa, vista la violenza e la persistenza del nucleo temporalesco che ha portato all’esondazione del fiume Bormida e di tutti i suoi affluenti.

C’è, però, una realtà molto seguita a cui fanno riferimento soprattutto gli utenti dei social, ossia Meteo Valbormida (Mvb), un blog gestito da un appassionato amatoriale che difficilmente sbaglia le previsioni. Proprio per l’ultima ondata di maltempo si era letto sul suo profilo Facebook che la situazione sarebbe degenerata dal tardo pomeriggio di sabato 27 ottobre con l’invito di prestare la massima attenzione. Ma non è tutto. Ciò che il meteorologo “nostrano” sottolinea, è la necessità di suddividere la zona D della cartina ligure (quella cioè dove si trova la Valbormida) in quanto “il clima di Tiglieto (Genova) è diversissimo da quello di Pallare (Savona), solo per fare un esempio – spiega ai suoi followers – Quella parte ad est va tagliata prima, indicativamente verso Celle Ligure e il suo entroterra. Non solo cambia la temperatura, ma anche le perturbazioni, in base alle correnti che entrano, cambiano”.

Un’osservazione che ha visto l’intervento del presidente della Provincia di Savona, Pierangelo Olivieri, il quale, sui social, ha apprezzato lo studio e il tentativo di fornire informazioni sempre più puntuali durante eventi sempre più incontrollabili, e ha affermato che non sarà facile attuare questa misura ma va tenuta in considerazione.

“Le allerte vanno date con più precisione, con un orario più ristretto, sennò le persone tendono a sottovalutare la loro efficacia. Si può fare, le mie previsioni lo dimostrano – prosegue Mvb – Venerdì scorso era stata diramata allerta arancione, prolungata fino alle 14 di sabato. Ebbene, mantenendo gli stessi esempi di prima, a Pallare precipitazione di un mm, a Tiglieto molto più abbondanti. Stessa allerta nuovamente prorogata fino alle 14 di domenica, con il finimondo di acqua la sera prima (da allerta rossa), mentre la mattina successiva si sapeva già che sarebbe stata tranquilla. E ancora, un temporale estivo non può essere analizzato con la stessa scala di un nucleo enorme prefrontale. Un servizio è utile se è preciso, il cittadino quando sa di un’allerta presta attenzione, ma ora sempre meno perchè non è quasi mai rispettata. Lo si è visto sabato sera, troppa gente è uscita di casa. Sarebbe davvero un servizio utile se fatto in modo puntuale”.

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