Albenga. L’Istituto di Studi Liguri, nell’ambito della sua istituzionale apertura agli studi sul territorio, annovera la geologia, disciplina che si pone alla base di un ampio campo di conoscenze, dalla geografia alla preistoria e all’evoluzione del territorio fino ai nostri giorni.
La Sezione Ingauna dell’Istituto ha quindi organizzato una conferenza, dal titolo “Il debito ambientale: esempi recenti in Liguria”, dedicata appunto ai problemi geologici, anche in seguito ai recenti e ormai ricorrenti episodi avvenuti nella nostra regione.
L’appuntamento è per sabato 5 ottobre, a Palazzo Peloso Cepolla, nella sala del Camino, in piazza San Michele, con inizio alle 16,30.
Il professor Alfonso Bellini, già docente di Geologia all’Università di Genova e notissimo consulente a livello nazionale sui problemi del dissesto geologico, afferma: “Sono sempre più frequenti svariati ‘accidenti’ idrogeologici che hanno come protagonista la Natura; e quindi alluvioni e frane che colpiscono il nostro territorio, causando notevoli danni e parecchie vittime. Nello studio e nella trattazione dei singoli casi si è potuto appurare che, per quei fenomeni dannosi, aveva sempre un ruolo importante se non esclusivo l’azione dell’uomo, oppure la sua inazione davanti a situazioni che stavano evolvendo in eventi nocivi”.
“Tale ruolo negativo l’uomo lo ha sviluppato soprattutto (ma non solo) nella seconda metà del Novecento, quando le esigenze del cosiddetto sviluppo erano dominanti nei riguardi di qualsiasi aspetto di natura ambientale. Il territorio è stato assaltato dall’uomo solo seguendo il proprio tornaconto, in un sistema generalizzato che spesso comprendeva anche le diverse amministrazioni, in veste di complici di quei delitti ambientali. In tale modo le attività disordinate dell’uomo sono diventate dopo le causali di parecchi accidenti dannosi, quando la Natura ha cercato di recuperare i propri equilibri, sconnessi da dette azioni sconsiderate”, conclude.