Chisola. Una nuova stagione iniziata da dove si era conclusa quella passata. Parte da Chisola il campionato 2024-2025 del Vado. La squadra di Silvestro De Lucia esce dal Comunale Dino Marola con un punto: 1-1 firmato Viti per i rossoblù e De Riggi per i biancoblù.
“Abbiamo patito l‘infortunio di Bondioli dopo cinque minuti che ci ha fatto cambiare qualcosa rispetto a quanto preparato”, racconta il tecnico genovese. Infatti i vadesi erano schierati inizialmente con un 4-4-2, ma l’uscita dal campo del difensore ha imposto un nuovo assetto. Con l’inserimento di Venneri si è passati al 3-5-2. Questi cambiamenti non hanno variato l’approccio dei rossoblù: “Siamo riusciti a tenere bene il campo contro una squadra che nel primo quarto d’ora ci ha aggredito tanto. Sapevamo che avrebbero voluto farlo sin dall’inizio, ma non ci siamo abbassati. Anzi, ci siamo alzati molto e quando cercavamo di giocare tra le linee, con Capra che si abbassava a ricevere, abbiamo sviluppato numerose trame di gioco. Abbiamo preso il pallino della partita quindi, andando meritatamente in vantaggio nel secondo tempo. Il rigore concesso è stata una nostra ingenuità. Siamo all’inizio e abbiamo tanto da lavorare per salire ancora di condizione. Peccato non aver vinto perché una squadra come la nostra, passando in vantaggio, deve gestire la partita in maniera differente. Però è un buon punto su campo così ostico“.
Varese e Novaromentin (prossimo avversario del Vado) hanno pareggiato rispettivamente contro Vogherese e Derthona: “Sapevo già che sarebbe stato un campionato molto livellato. è normale che alle prime giornate abbiano delle difficoltà anche loro. Ci teniamo alla prossima gara, ovvio, ma per noi le partite son tutte importanti. Vogliamo dare continuità ai risultati per fare una buona partita in casa nostra”.
“Ci vuole un po’ di tempo per consolidarci. Ci aspettano tutti, ovunque andiamo a giocare. Sono tutte finali quando ci affrontano, ne siamo coscienti. Peso delle aspettative? Assolutamente no, dobbiamo giocare in maniera serena senza l’ossessione del risultato“, chiosa De Lucia.