Pronti a partire

Seconda Categoria, la Virtus Don Bosco punta a confermarsi. Ponte: “Vogliamo valorizzare al massimo i nostri giovani, ci sentiamo un po’ una piccola Atalanta”

Sulla preparazione in vista del campionato: “Disputeremo la Coppa Liguria, occhio a Tomasi, Fazio e Siri. Mercato? Arriverà ancora qualcosa”

Mister Claudio Ponte Virtus Don Bosco

Varazze. La volontà di confermare la leggerezza, la voglia e il gioco spumeggiante mostrati durante la scorsa stagione, la speranza di proseguire nel solco tracciato per favorire il percorso di crescita dei numerosi giovani presenti in rosa e la consapevolezza di essere una realtà neofita ma già estremamente strutturata (e con le idee chiare).

È con questo tipo di auspici che prenderà il via la stagione della Virtus Don Bosco, società varazzina fondata la scorsa stagione pronta nuovamente a vendere cara la pelle contro qualunque avversaria in un campionato di Seconda Categoria che si prospetta come estremamente equilibrato.

Il lavoro dei gialloblù in vista dell’annata che sarà, a dirla tutta, è iniziato già da tre settimane, periodo in cui mister Claudio Ponte ha avuto modo di ritrovare il proprio gruppo di giocatori conoscendo inoltre i quattro nuovi arrivati. “La nostra stagione – racconta l’allenatore del sodalizio del presidente Soffiotto – è già iniziata da tre settimane. Quest’anno siamo partiti con i tempi giusti e, per prepararci al meglio in vista del campionato, abbiamo scelto di partecipare alla Coppa Liguria”.

Quale obiettivo per la Virtus Don Bosco? “L’obiettivo – spiega Ponte – è quello di riconfermarci sui livelli mostrati lo scorso anno. Sappiamo che non sarà facile, ma vogliamo cercare ancora una volta di valorizzare al massimo i nostri giovani. Ammetto che, da questo punto di vista, ci sentiamo un po’ una piccola Atalanta. Penso che anche il prossimo anno saremo ancora una volta la rosa con l’età media più bassa dell’intero campionato”.

“La scorsa stagione il nostro mantra – svela Ponte – è stato quello di far vedere che avevamo qualità e soprattutto che non eravamo una vittima sacrificale nonostante fossimo una società appena nata. Quest’anno non vogliamo esagerare dicendo di voler alzare l’asticella, però vogliamo almeno riconfermarci”.

Quale segreto per lavorare al meglio con una rosa molto giovane? “I giovani in campo danno tutto – sottolinea l’intervistato. Forse la squadra, com’è normale che sia, in alcuni momenti paga qualcosa in termini di esperienza, ma i ragazzi vengono dietro con coltello tra i denti e si buttano nel fuoco per te. Inoltre ritengo che l’unità del gruppo sia fondamentale; nelle nostre categorie penso influisca più di mille tattiche e allenatori bravi”.

Sui nomi dei giocatori da tenere d’occhio tra le file gialloblù: “Lorenzo Tomasi lo scorso anno ha dimostrato di avere una personalità fuori dalla norma. Da lui mi aspetto che possa esplodere definitivamente per poi magari vederlo ambire a giocare in categorie superiori. Penso poi che Andrea Fazio meriti un plauso; lo scorso anno ha fatto da chioccia aiutando i ragazzi giovani e, oltre ai gol segnati, è stato un esempio positivo nello spogliatoio. Infine attenzione a Roberto Siri. Ad Arenzano è stato valorizzato poco, ma è un difensore notevole. Anche lui penso possa ambiare minimo alla Prima Categoria se non alla Promozione”.

Infine Ponte ha concluso il proprio intervento svelando: “Posso dichiarare che dal mercato arriverà ancora qualcosa. So che la società sta lavorando per tesserare almeno altri due interpreti, forse tre”.

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