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Savona, le minoranze dopo l’intervista di Russo a IVG: “Su viabilità tanti errori, nessuna programmazione e nemmeno l’umiltà di tornare indietro”

La petizione per chiedere la riapertura di corso Italia ha toccato le 2700 firme

Al via la raccolta firme per riaprire al traffico corso Italia a Savona

Savona. “Caro sindaco, altro che visione novecentesca: il vostro è un esempio di visione elitaria. Chiudere strade senza alternative penalizza migliaia di savonesi che ogni giorno si spostano per lavorare o vivere. Dalla sua intervista emerge l’immagine di un sindaco che non ascolta nessuno se non chi è d’accordo con lui, incapace di tornare sui propri passi per riconoscere un errore, un gesto che richiederebbe la maturità amministrativa che finora, su questo tema, vi manca”. Così i consiglieri di minoranza di Savona Manuel Meles, Fabio Orsi, Daniela Giaccardi e Maurizio Scaramuzza replicano alle dichiarazioni del primo cittadino Marco Russo a proposito delle soluzioni per la nuova viabilità cittadina.

“Le chiusure di corso Italia, via Mistrangelo e via Manzoni hanno solo peggiorato il traffico in una città già al collasso, senza offrire soluzioni concrete – proseguono i consiglieri – Questo è l’esempio perfetto di come ‘costruire la casa partendo dal tetto’. Nessun piano per parcheggi, nessun investimento per rendere il trasporto pubblico efficiente, nessun intervento sui cronici problemi del traffico locale. Vi siete nascosti dietro un piano del traffico nato già vecchio nel 2013 e inadeguato già allora, vi siete trincerati dietro al compitino del Cenvis che dimostra l’opposto di quello che sostenete, il tutto mentre le auto si riversano su strade già congestionate come via Boselli e piazza Mameli, peggiorando tempi di percorrenza, inquinamento acustico e atmosferico: proprio un bel lavoro”.

Invece di riconoscere l’errore e fare marcia indietro, dopo ben 20 mesi avete chiesto alla società incaricata di redigere il PUMS di mettere una pezza ai vostri danni, rispolverando progetti vecchi e inapplicabili. Il doppio senso in via dei Mille, che dopo via Poggi diventerà senso unico verso piazza Diaz, con via Famagosta a senso unico verso la Torretta, è la toppa peggiore del buco. Di fatto state ammettendo il fallimento delle chiusure, senza però avere l’umiltà di tornare indietro: la vostra miope furia ideologica fa male ai savonesi e alla città. Le sue scelte stanno soffocando la città con il traffico, mentre vi vantate di un ambientalismo di facciata che nei fatti è solo un disastro”.

Secondo Meles, Orsi, Giaccardi e Scaramuzza “Savona non ha bisogno di slogan, ma di soluzioni concrete: riaprite subito le vie chiuse, migliorate il trasporto pubblico e create parcheggi adeguati. Continuare su questa strada è pura miopia e condannerà la città all’immobilismo più totale. Ripartiamo da zero mettendo i savonesi in condizione di spostarsi per le loro esigenze e solo dopo, dati alla mano, possiamo ragionare insieme e insieme alla città se, come e dove realizzare nuove aree pedonali”.

“Intanto la petizione, grazie soprattutto al lavoro dei tanti commercianti, prosegue: anche oggi saremo in via Paleocapa, angolo corso Italia, dalle 17 alle 19. Siamo arrivati a 2700 firme e le 3000 sono il primo obiettivo a portata di mano: chiediamo a lei sindaco, questi cittadini hanno anche loro una visione novecentesca o stanno subendo sulla loro pelle i disagi di queste chiusure ideologiche?”, concludono dalla minoranza.

Dello stesso avviso anche il consigliere di minoranza Pietro Santi: “Evidentemente questa storia è nata male e sta finendo ancora peggio. L’assurdo è che non si voglia ammettere di aver fatto un grandissimo errore chiudendo il tratto terminale di corso Italia, che ha creato disagio ai cittadini savonesi e benefici zero. Già il fatto che siano state presentate tre proposte per cercare di migliorare il traffico su piazza Mameli e Diaz la dice lunga sul fatto che sia stato fatto un errore madornale dall’inizio. Se non fosse tragica ci sarebbe da ridere sulla proposta di utilizzare via dei Mille (parallela al tratto chiuso) per far defluire il traffico verso Valloria: chiudi una strada che già esisteva e non portava a nessun problema. La situazione precedente permetteva, una volta in piazza Diaz, di scegliere se andare verso Valloria, tornare in centro o andare verso Villapiana”.

“Perché opporsi a una soluzione che ha performance migliori? Mah, nessuno ha detto ‘no’ alla nuova soluzione, ci basiamo sull’esistente. Ma a mio avviso buttare il traffico al contrario in via dei Mille secondo me non porta a nulla, c’è una curva a gomito molto stretta in cui bus e mezzi pesanti avrebbero enormi difficoltà a girare. Io credo che la soluzione migliore, per tutti i savonesi e anche per l’amministrazione comunale, sia quella di ammettere l’errore fatto e tornare al passato.

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