Vado Ligure. “Purtroppo è come la gramigna, che torna sempre. Così è l’ex (ex!) presidente di Regione, con uno dei suoi cavalli di battaglia da quando ha scelto di sacrificare un territorio pur di aiutare la Meloni profondamente imbarazzata dal no deciso di un suo sindaco al Golar Tundra in quel di Piombino. Ebbene sì, è surreale ma tant’è… il rigassificatore imposto a savonesi da Toti (e a ben vedere, non senza qualche mal di pancia nella sua stessa maggioranza consiliare) senza il minimo confronto con i cittadini torna di nuovo in auge grazie all’ennesimo post al limite del delirante di chi non ha ancora capito che la sua stagione è finita”.
Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini sul progetto del nuovo impianto energetico nel savonese.
“I cittadini di Savona e Vado – lo ribadiamo a chi continua a fare orecchie da mercante e a scrivere corbellerie – non ci stanno. Non lo vogliono. Punto. Serve un disegno? O serve un’altra manifestazione? Un’altra catena in spiaggia? Nel caso, a chi continua a dire che paghiamo tanto, troppo in bolletta perché non accettiamo di subire l’ennesima violenza territoriale, ne organizziamo subito una. E tanto che ci siamo, ribadiamo anche un concetto che certa politica continua a ignorare: con le rinnovabili, la questione come è stata posta dall’ex presidente non si porrebbe perché in bolletta pagheremmo un terzo”.
“Detto ciò, ci tocca ricordare all’ex che continuare a investire nel gas, aumentando la dipendenza da questa fonte, non ci metterà al riparo. Anzi continuerà a costarci caro perché anziché destinare risorse alla decarbonizzazione, la politica preferisce ingrassare le tasche dei soliti operatori, che ci terranno sempre in scacco e pretenderanno sempre di più. Tutto ciò, con diverse aggravanti per quanto riguarda la Liguria. Per Savona, si sfregia un territorio che faticosamente ha rilanciato il turismo con investimenti mirati per promuovere la propria costa, mentre per La Spezia si insiste con l’inutile e rischioso ampliamento dell’impianto di Panigaglia, pericolosissimo perché in mezzo alle case con un rischio incidente rilevante già occorso ad agosto. Ma basta!”.
E Stefania Scarone, coordinatrice provinciale M5S Savona, aggiunge: “È davvero stupefacente come Giovanni Toti, l’ex presidente della Regione Liguria, continui a riproporre il rigassificatore. È come se per lui il tempo non fosse passato, nonostante il suo mandato sia terminato e il suo ruolo sia ormai solo un ricordo, Toti non riesce a lasciare il palcoscenico politico con dignità. Dopo aver sacrificato un intero territorio per favorire i suoi interessi e quelli dei suoi alleati, ora cerca di risorgere con argomentazioni obsolete e fuori tempo massimo”.
“L’ex presidente, che ha imposto il rigassificatore ai cittadini di Savona senza alcun confronto, continua a martellare con dichiarazioni deliranti, ignorando completamente il fatto che la sua stagione è finita. I cittadini di Savona e Vado hanno detto chiaramente NO a questo progetto, con manifestazioni, catene umane e una petizione europea con più di 8.000 firme. Toti dovrebbe accettare la realtà: il rigassificatore non è più una questione in discussione, ma di rifiuto netto da parte della comunità”.
“Invece di continuare a diffondere inesattezze sul costo dell’energia e sui presunti benefici del rigassificatore, Toti farebbe bene a riflettere sul fatto che la vera soluzione risiede nelle energie rinnovabili, attraverso le quali i costi delle bollette potrebbero essere drasticamente ridotti” sottolinea ancora la Scarone.
“La sua insistenza su un modello energetico inquinante e superato non fa altro che dimostrare quanto sia distante dalle reali esigenze dei cittadini e dall’urgenza di una vera transizione ecologica. Investire nel gas non solo perpetua la nostra dipendenza dalle fonti fossili, ma porta profitti ai soliti noti, lasciandoci sempre in balia di un mercato instabile e costoso”.
“Il M5S è fermamente convinto che l’investimento in energie pulite e rinnovabili rappresenti non solo una scelta necessaria per la salute del nostro pianeta, ma anche una strategia economica più equa e vantaggiosa per tutti. È fondamentale riflettere su questi temi e considerare l’importanza di orientare le nostre politiche verso un futuro sostenibile e giusto per tutti” conclude la coordinatrice savonese pentastellata.