"in alto mare"

Regionali, Rixi si tira fuori: “La Liguria ha bisogno di me a Roma. Ma candidato possibile entro questa settimana”

Il viceministro: "Non mettiamo veti su nessuno, ma le scelte vanno condivise. Serve un candidato civico". Cuocolo dice no: "Non me lo posso permettere"

Edoardo Rixi

Liguria. “Abbiamo tanto tempo davanti? No, le scelte normalmente si prendono in cinque minuti. Per me si può scegliere tranquillamente questa settimana“. Il viceministro Edoardo Rixi suona la sveglia al centrodestra all’indomani della consacrazione di Andrea Orlando nel campo avversario, non priva di ostacoli ancora da superare.

La scorsa settimana sembrava quasi fatta per Ilaria Cavo, invece nelle ultime ore era stato proprio il segretario della Lega a frenare, parlando a Pieve di Teco con Claudio Scajola: “Serve condivisione da parte del territorio”. E così adesso è tornato tutto “in alto mare“, come spiega oggi una fonte di alto profilo nella coalizione, in attesa dei nuovi sondaggi commissionati dalle segreterie nazionali che potranno forse sbrogliare la matassa.

“Sul candidato non ho mai avuto problemi, non mettiamo veti su nessuno – ribadisce oggi Rixi a margine della conferenza stampa di presentazione del Salone Nautico -. Ma vedo un forte interesse delle amministrazioni del territorio ad essere protagoniste: credo che lo sviluppo di questa regione debba passare per un dialogo tra le forze politiche ma anche tra le amministrazioni che hanno contribuito a fare qualcosa. Deve essere un progetto per la regione, non contro Orlando o contro il centrosinistra. Questo lo lasciamo agli altri. Dico che oggi serve un candidato condiviso che vada nel solco della giunta uscente rispetto a sviluppo economico e rilancio del territorio. Mi spiace siano uscite indiscrezioni su miei pronunciamenti negativi sulla figura di Ilaria Cavo: non è così. È un’ottima deputata ed è stata un bravissimo assessore nella giunta di Giovanni. Detto ciò le scelte vanno condivise su una pluralità, altrimenti si creano malintesi a livello territoriale che rischiano di indebolire l’alleanza”.

Insomma, niente fughe in avanti, è il messaggio di Rixi. L’ipotesi Ilaria Cavo era sostenuta con convinzione da Fratelli d’Italia anche sulla base dei sondaggi, purché a proporla formalmente fosse l’area politica di Giovanni Toti. I dubbi riguardano soprattutto il suo rapporto con la maxi inchiesta per corruzione, finanziamento illecito e voto di scambio: non è mai stata indagata, ma potrebbe essere sentita come persona informata sui fatti nel processo. Una posizione “scomoda”, sottolineano alcune voci nel centrodestra.

Ma bisogna fare presto. “O danno a me il compito di coordinare le riunioni… ma oggi la Lega non è il primo partito del centrodestra in questa regione e non rivendica neanche il presidente come leghista. Quello che posso dire è che credo che questo territorio abbia bisogno dell’aiuto di tutti”, chiarisce Rixi. Che continua a proporre “un candidato civico sulla Liguria che dimostri che il centrodestra è a disposizione del territorio per fare cose utili che fino ad oggi non si sono riuscite a fare. È sempre stato il metodo con cui abbiamo fatto le scelte quando eravamo prima forza della Liguria. Il sindaco di Genova non è stato scelto perché era tesserato della Lega, così anche il sindaco della Spezia e avanti così. A noi spetta l’onere della scelta. Non farò mai una battaglia ideologica contro il centrosinistra”.

Nel frattempo però il nome di Rixi è rispuntato proprio nei sondaggi, nonostante i suoi “no” ribaditi in più occasioni. “Si fanno i nomi di tante persone – si schermisce il viceministro -. Io ne faccio un discorso di opportunità per il nostro territorio. Oggi sono l’unico membro di governo che ha la Liguria a Roma. Siccome buona parte degli investimenti per la Liguria passano per il livello centrale, non avere un presidio forte è sempre stato un problema, anche quando governavano altri schieramenti. Detto questo, ognuno contribuisce a modo suo per la propria regione. Io sono abituato quando prendo delle cose a portarle in fondo, dopodiché nella vita è possibile tutto, non posso vietare di usare il mio nome per fare i sondaggi“.

Ma se dal Governo chiedessero di candidarsi per il bene della Liguria? Rixi elude la domanda: “Coi se e coi ma non si fa la politica“. A livello locale c’è chi pensa che alla fine, se i sondaggi lo dichiarassero vincente e se Meloni e Salvini andassero in pressing, il viceministro potrebbe cambiare idea e accettare di scendere in cambio. In realtà la Lega ha portato al tavolo il nome del vicesindaco Pietro Piciocchi, un protagonista del modello Genova in quanto braccio destro del sindaco Marco Bucci, che però non convince del tutto in virtù del suo scarso peso politico al di fuori dell’ambito cittadino.

Dalle pagine del Secolo XIX il sindaco di Imperia Claudio Scajola, federatore dell’area civica nel Ponente, propone un “conclave” del centrodestra per arrivare a un accordo in breve, perché “il tempo è già scaduto”. Proprio Scajola, insieme all’ex totiano oggi forzista Angelo Vaccarezza, sta spingendo decisamente sul profilo di Lorenzo Cuocolo, costituzionalista in ambito universitario ed ex presidente di Filse, che però rimane molto restio: “Non me lo posso permettere, i miei impegni accademici non lo consentono”, dice anche lui a margine della conferenza stampa del Salone Nautico, che ha visto pure la presenza di Ilaria Cavo.

cavo cuocolo
Cuocolo e Cavo alla conferenza stampa di presentazione del Salone Nautico

Rixi non lesina qualche rimprovero agli alleati, senza specificare il destinatario: “A me preoccupano le guerre sante, dire che su questa battaglia si decide il governo Meloni in Liguria. La nostra regione non può essere sacrificata su lotte a livello nazionale. La nostra regione merita rispetto per le tragedie vissute in passato e di essere considerata fuori rispetto alle diatribe tra partiti. Non possiamo diventare noi merce di scambio”.

Nel frattempo il sindaco Bucci si affida alle metafore veliche: “La campagna elettorale è come l’America’s Cup. Il challenger è il primo che deve farsi vedere, poi c’è il defender che lavora per ultimo. Noi siamo il defender, abbiamo la coppa in casa, quindi siamo gli ultimi a doverci dichiarare. Gli altri si sono dichiarati per primi, va bene così. Ma il candidato arriverà, è anche bello che ci sia un dibattito nel centrodestra, un dibattito positivo”.

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