Savona. Sanità, lavoro, ambiente, ma anche infrastrutture e giustizia sociale. Sono i temi al centro della campagna elettorale della lista Alleanza Verdi e Sinistra nel savonese. Questa mattina la presentazione nella sala consiliare del Comune di Savona. I cinque candidati sono due donne e tre uomin: Maria Gabriella Branca, Simona Simonetti, Jan Casella, Alberto Isetta e Gabriele Lugaro.
“Il terremoto di Toti – ha detto Walter Sparso, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana – ha creato un sistema opaco e inaccettabile. Sarà una campagna elettorale fulminea con il rischio di una campagna urlata e anche volutamente confusa. Avs si mette a disposizione e crede di poter giocare un ruolo di protagonista nel futuro governo regionale”.
“Siamo di fronte allo smantellamento di poli sanitari e dove rimangono dei servizi che offrono. Da qui deriva il triste fenomeno della mingrazione sanitaria. Bisogna agire sul lavoro e sulla mobilità che sta bloccando lo sviluppo. Per dare un’idea della situazione – evidenzia Sparso – quando un imprenditore agricolo quando trova possibilità di sbocco al mercato, gli viene chiesto a quale distanza si trova da Genova. E’ emblematica la vicenda del rigassificatore per quanto riguarda l’ambiente: un progetto sviluppato in modo verticistico con l’esclusione delle comunità locali”.
“Il tema ambientale non deve essere un capitolo di un programma ma un’ottica in cui guardare il mondo – commenta Simona Simonetti -. Questa è la differenza tra Andrea Orlando rispetto alla proposta di Bucci-Toti. La tutela ambientale per il modello Toti era vista come un freno allo sviluppo economico. Il rigassificatore di Savona non importa che sia in un area marina protetta e in una zona turistica, lo voglio mettere lì”.
“Una delle cose più vergognose – prosegue Simonetti – è la possibilità di costruire in deroga nelle zone rosse in tutta la Liguria, da lì parte devastazione delle inondazioni. Con la gestione Toti la Liguria è finita all’ultimo posto per energie rinnovabili ed è stata ostacolata l’industria innovativa con grandi possibilità occupazionali”.
“Mi sono sentita spinta ad entrare in questa campagna – Gabriella Branca -. Credo che la Liguria meriti di più di quello che la giunta Toti ha dato alla regione. Siamo in una grave emergenza anche di tipo etico. Il bisogno primario è avere come obiettivo la tutela del bene pubblico e dei cittadini”.
Jan Casella. “Ho sentito un senso di responsabilità – spieg Jan Casella – vedendo mortificata la nostra provincia con lo scempio nel campo della sanità pubblica con l’ospedale di Albenga e di Pietra Ligure. A ponente si vedono solo passerelle elettorali o enogastromiche, ma manca la presenza concreta nei momenti difficili. Nella Piana di Albenga spesso assistiamo ad allagamenti, bisogna intervenire in maniera decisa per evitare tutto questo. Ad Andora hanno avuto il problema dell’acqua salata e la politica regionale è stata assente”.
“La Regione – conclude – deve mettersi a disposizione per il territorio e far sì che si possano sfruttare le bellezze di questa terra”.
“E’ necessario mettere al centro i temi della giustizia sociale – evidenzia Gabriele Lugaro – con fondi per attività pomeridiane, per asili nido e centri estivi. Ma devono essere benefici strutturali e reali per permettere alle persone di farsi una famiglia”.
“La regione investe nelle attività extra scolastice 40 centesimi ad alunno, una cifra ridicola. Basta pensare che nelle regioni del nord la cifra è di 25 euro. Altrettanto importante è tutelare i giovani e agire sul lavoro sottopagato: basta tirocini a 400 euro al mese, non è un caso che Savona sia la città più vecchia d’italia. Importante anche la giustizia ambientale con i temi paralleli del rigassificatore e della miniera sul Beigua. Sono due battaglie che possono essere portate avanti insieme”.
“Bisogna affrontare le questioni della dispersione scolastica, il disagio giovanile e l’esclusione sociale – aggiunge Alberto Isetta. Oltre alle associazioni di volontariato che sono un presidio sul territorio, il pubblico deve interrogarsi su come come siamo arrivati a questo punto e investire risorse nei servizi territoriali”.