Loano. “Negli ultimi anni la Liguria si è rimessa sulla strada giusta. Non possiamo permetterci di tornare indietro, di cambiare atteggiamento. Bisogna continuare a gestire la Regione nel migliore dei modi”. E’ questo l’invito lanciato da Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega, che ieri sera è stato protagonista di un comizio in piazza Rocca a Loano.
Alla serata in piazza hanno partecipato il vice ministro e segretario ligure del partito Edoardo Rixi, l’onorevole Francesco Bruzzone, il segretario cittadino della Lega Demis Aghittino, il sindaco di Loano Luca Lettieri ed i candidati alla carica di consigliere regionale e cioè Giancarlo Canepa, Sara Foscolo, Matteo Camiciottoli, Simona Poggi e Stefano Mai.
Nel pomeriggio il generale Vannacci ha partecipato alla presentazione dei candidati savonesi alle regionali e, a margine dell’incontro, ha anticipato ad IVG.it i temi del suo intervento dal palco allestito nella piazzetta del centro storico loanese: “Sono nato a La Spezia – ha ricordato – Non ho vissuto molto in Liguria, ma sono originario di questa terra, che è una delle regioni più belle d’Italia, una delle terre più variopinte e più difficili, scavata col sudore della fronte di chi ci ha preceduto. Grazie ad un governo ravveduto, negli ultimi anni la Liguria si è rimessa sulla strada giusta. Prima abbiamo vissuto periodi terribili, in cui le infrastrutture erano costantemente bocciate, in cui la ricchezza ed il progresso erano sempre ostacolati in nome di ragioni che si fa fatica a capire: in nome dell’ecologia, del green-deal, del ‘non fare’ che è sempre meglio del fare e dell’assumersi le proprie responsabilità”.
Secondo Vannacci “non ci possiamo permettere un giro di boa, un cambiamento di atteggiamento. Abbiamo enormi investimenti fatti nelle infrastrutture (pensiamo al porto di Genova e alle interconnessioni sia stradali che ferroviarie, a molte opere che vogliamo portare a termine) e dobbiamo pensare al futuro, anche il futuro lontano. Quindi bisogna continuare a gestire la Regione nel migliore dei modi”.
Vannacci ha poi delineato il quadro della situazione a livello europeo: “In questa Europa, di cui l’Italia e la Liguria fanno parte, abbiamo rinunciato alla crescita. Da quando c’è una gestione e una trazione europea di sinistra, quindi dal 2008, la crescita ce la siamo dimenticata. L’Europa è cresciuta solo del 20 per cento dal 2008 ad oggi, mentre gli Usa sono cresciuti del 100 per cento e la Cina del 400 per cento. Per crescere dobbiamo riappropriarci del rilancio del Paese e della Regione, che deve passare per progetti concreti, deve utilizzare l’ecologia pragmatica e non l’ambientalismo ideologico che blocca tutti e ci vuole far cambiare le auto a combustione interna con quelle elettriche solo perché l’ha voluto ‘qualcuno’ che siede dietro un banco a Bruxelles e ordina alle nazioni che cosa bisogna fare. Dobbiamo basarci su progetti pragmatici, su un piano di sviluppo realistico, che porti ricchezza a tutti, perché avere ricchezza vuol dire avere più diritti ed essere più ambientalisti, perché solo con le risorse si possono garantire diritti a più persone (pensiamo alla sanità, alla scuola, all’educazione) e solo con le risorse economiche si può rispettare l’ambiente. Pensate a quanto poco ambientalisti sono i paesi del Terzo Mondo. Queste sono spiegazioni pratiche fruibili ovunque le si voglia andare a cercare”.
In vista del voto di fine ottobre, Vannacci ha poi voluto lanciare un “messaggio di speranza” ai giovani liguri: “Il voto di un giovane vale dieci voti degli altri. Riuscire a convincere un giovane della bontà delle proprie idee e dei propri principi è una delle imprese più ardue che si possano affrontare. Io ho grande fiducia nei giovani. Sono loro che guideranno questo Paese e questa regione nei prossimi anni. Sono le persone che, più di chiunque altro, devono essere coinvolte e portate ad assumersi le loro responsabilità. Il messaggio di speranza che voglio rivolgere loro è quello di non mollare mai, di essere determinati, di volere il bene proprio e di quella che sarà la propria progenie. Perché è questo il motore che spinge ognuno di noi a lavorare sempre di più, sempre meglio e a creare benessere. E questa deve essere una spinta anche pragmatica: noi dobbiamo puntare su quelle attività che creano benessere, che creano più ricchezza, più possibilità, che ci fanno rendere felici di mettere al mondo figli perché sappiamo che vivranno in un ambiente che offrirà loro un’opportunità in più di quelle che abbiamo avuto noi”.
“Quindi ai giovani dico: se volete una Liguria ricca, prospera, che si affacci al futuro con un’imprenditorialità corretta, dovete votare centrodestra, questa forza che gli ultimi anni ha dato prova di sapere come rilanciare la Regione, di sapersi impegnare in prima persona nella realizzazione di opere incredibili e di saper preservare l’agricoltura (mentre la sinistra vorrebbe che non si producesse nulla, vorrebbe il ritorno alla natura selvaggia, vorrebbe lasciare le terre incolte e abbandonare le terrazze sul mare colme di ulivi in cui i nonni liguri si sono spaccati la schiena e hanno creato la ricchezza per noi). Questo non deve succedere. Quindi, cari giovani, sappiate scegliere bene, perché dalla vostra scelta dipenderà il vostro futuro”.