Chiavari. “La nonna è morta ma io sto bene”. Con queste parole Simone Monteverdi, 22 anni, ha annunciato al 112 il tragico omicidio avvenuto qualche minuto prima. La nonna, Andreina Canepa, 80 anni, era appena morta, probabilmente dissanguata, dopo un fatale colpo alla gola sferrato dal nipote dopo una lite.
Questa la tragedia consumatasi ieri mattina a Chiavari, in corso Lavagna, dove al civico 53 vivevano insieme nonna e nipote. Poco dopo le 9, il litigio tra i due, finito nel sangue, con il giovane che afferra una forbice e colpisce la donna che cade sul pavimento con una profonda ferita al collo. Un momento dopo, il ragazzo, forse resosi conto di quello che aveva appena fatto, getta le forbici insanguinate. Poi la telefonata: “Abbiamo litigato poi l’ho colpita con una forbice che ho buttato dalla finestra”.
I carabinieri di Chiavari arrivano sul posto in pochi minuti, accompagnati da un medico. Ad aprire la porta lo stesso Simone, sporco di sangue. Poco più in là il corpo di Andreina, oramai privo di vita, in una pozza di sangue. Per lei non c’è più niente da fare.
Il ragazzo viene quindi portato in caserma dove inizia subito l’interrogatorio, guidato dal pubblico ministero Francesca Rombolà: dal suo racconto gli inquirenti cercheranno di capire le motivazioni di un gesto così brutale e dalle conseguenze immense. Da cui non c’è ritorno.