Liguria. Termina ufficialmente il nido di Caretta caretta a Laigueglia che ha portato alla nascita di 110 esemplari, con una percentuale di schiusa e di successo pari al 92,5%.
Sono questi i principali risultati emersi dall’apertura del nido condotta ieri sera dai biologi e veterinari di Arpal, Acquario di Genova, Università di Genova e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Val d’Aosta (Gruppo Ligure Tartarughe) alla presenza anche dei biologi e volontari di Delfini del Ponente, del Comune di Laigueglia, del gestore dei bagni Diana e con il supporto anche dell’Università di Pisa, che hanno trovato un totale di 119 uova, di cui 110 schiuse, 4 con embrione non arrivato alla schiusa e 5 vuote.
A conclusione dell’indagine scientifica che ha consentito di raccogliere dati importanti per lo studio di questi eventi, sono stati smantellati la gabbia a protezione del nido e il corridoio che ha aiutato i piccoli esemplari a raggiungere il mare dopo l’emersione.
Il Gruppo Ligure Tartarughe ringrazia l’associazione Delfini del Ponente, biologi e volontari, il Comune di Laigueglia, il gestore dei bagni Diana per la preziosa collaborazione che ha contribuito non solo al buon esito dell’evento ma anche a un’importante opera di divulgazione condotta presso il numeroso pubblico che ha seguito con interesse per settimane l’evoluzione del nido. Un ringraziamento particolare al professor Marco Zuffi dell’Università di Pisa per la collaborazione a distanza e la presenza all’apertura del nido.
Continuano il monitoraggio e l’azione di divulgazione negli altri tre nidi di Alassio, in collaborazione con Delfini del Ponente, e Finale Ligure e Pietra Ligure, con il supporto dell’associazione Menkab.