Albenga. Si è svolto questa mattina presso l’azienda agricola Pastor il sopralluogo del presidente ad interim di Regione Liguria Alessandro Piana in seguito all’eccezionale ondata di maltempo che nella giornata di ieri, giovedì 5 settembre, ha investito il savonese e in particolare il comprensorio ingauno.
Il sopralluogo congiunto si è tenuto alla presenza del sindaco di Albenga Riccardo Tomatis, il consigliere regionale della Lega Stefano Mai, il consigliere con delega all’ agricoltura Giorgio Cangiano, il vicesindaco Silvia Pelosi, l’assessore Camilla Vio e il consigliere con delega alla protezione civile Antonio Caviglia e i rappresentanti di Cia, Coldiretti e Confragricoltura.
“Faccio i complimenti ai volontari della protezione civile e agli uomini dell’ispettorato dell’agricoltura che sono intervenuti tempestivamente dando i primi aiuti ai nostri imprenditori. E’ evidente che bisogna intervenire con lavori straordinari e strutturali per evitare che una realtà economica importante come la Piana subisca ogni anno dei danni alla produzione – ha detto Piana -. I lavori in parte erano già in corso. Come protezione civile negli ultimi anni sono stati fatti quasi 10 milioni di interventi, come agricoltura abbiamo fatto un psr qua vicino per due milioni di euro. La Regione per interventi di manutenzione anche straordinaria è intervenuta, ma bisogna chiedere ulteriori fondi. Probabilmente passerà il viceministro Edoardo Rixi per valutare, considerando anche i tanti interventi che verranno fatti nella regione stanziare qualche milione. Produciamo quasi il 25% delle piante da vaso dell’intero territorio nazionale”.
Secondo il sindaco Tomatis “si è trattato di un episodio eccezionale, di una violenza inaudita. La Regione deve farsi carico della infrastrutture idrauliche dell’intero territorio. Sono interventi che hanno dei costi enormi, decine milioni di euro, impensabile che un Comune con il suo bilancio possa anche solo approcciare a cifre del genere. Questo è un territorio che rappresenta il motore economico della città e non può essere lasciato senza strutture di regimentaizone acque adeguato. La Regione deve farsi carico di questo impegno. Per quanto riguarda le manutenzione, la nostra amministrazione è stata quella che più di tutte ha investito. Abbiamo stanziato negli anni scorsi 300mila euro all’anno con cui ha rotazione abbiamo pulito rii e canali del territorio, a fronte di 25mila euro erogati dalla Regione. Continueremo ad impegnarci in questo, ma occorre che gli enti sovra-ordinati abbiano una attenzione particolare”.
Così, invece, il consigliere con delega all’agricoltura Cangiano: “Esprimo vicinanza alle aziende che hanno subito questi tremendi danni. Abbiamo convocato per lunedì il tavolo verde per fare il quadro della situazione. Questo serve per i risarcimenti e per chiedere alla regione lo stato di emergenza. Bisogna partire con gli interventi strutturali. E’ giunto il momento che tutti insieme, associazioni di categoria, Comune, Regione, al di là delle appartenenze e delle visioni diverse, bisogna agire insieme. Il territorio ne ha necessità. Dobbiamo lavorare insieme per ottenere risultati che sono dovuti e necessari. Non posso vedere imprenditori agricoli che dicono ‘basta io chiudo’. So che la gente della Piana è forte e spero possa ancora reagire, ma mi rendo conto che ogni volta che succedono questi fenomeni che sono eccezionali ma piano piano diventano la routine. dobbiamo dare le risposte, insieme alla Regione lo possiamo fare. Abbiamo iniziato con alcuni interventi ma devono esserne fatti altri, altrimenti non si dà la risposta necessaria”.
Oltre alla conta dei danni ancora in corso, per le aziende agricole della piana albenganese flagellate dal maltempo incombe l’emergenza dello smaltimento dei rifiuti a seguito della piena d’acqua che ha distrutto coltivazioni e infrastrutture. Per questo il Comune di Albenga invita le aziende agricole che hanno subito danni ad attendere indicazione delle associazioni di categoria (Coldiretti – Cia – Confagricoltura) per avere informazioni su modi e tempi per i conferimento dei rifiuti da danni conseguenti ai gravi eventi meteorologici intervenuti nella notte tra il 4 e 5 settembre.