Savona. Il commento di Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato a governatore della Liguria, sui dati Istat e sulla crescita economica, fa infuriare anche la Cgil, dopo l’assessore di Savona Francesco Rossello e il consigliere regionale dem Roberto Arboscello. “Ho visto questi dati ma non ho visto i dettagli. I dettagli che abbiamo noi per Genova dicono esattamente l’opposto: siamo in crescita. Idem a La Spezia e a Imperia. Probabilmente stanno scendendo a Savona, chiedetevi come mai”, ha affermato il primo cittadino del capoluogo ligure.
“Bucci si candida a Presidente della Regione Liguria ma denigra la Provincia di Savona. Imprese, Amministratori locali e politici del territorio si dissocino dalle sue dichiarazioni – tuona il segretario provinciale della Cgil, Andrea Pasa – Il sindaco nonché candidato alla Presidenza della Regione Liguria non è nuovo alle “brutte figure” , ma fino a ieri le faceva solo per la città di Genova, ad esempio quando contestava i dati sul calo demografico del capoluogo perché invece di contare gli abitanti reali contava le celle telefoniche. Oggi contesta addirittura l’Istat, e le figuracce le fa a livello regionale”.
“Ciò che sorprende e preoccupa, e dovrebbe preoccupare tutte le istituzioni locali e le imprese, è l’ impreparazione, la superficialità e l’improvvisazione che mette in campo quando parla di un tema importante e fondamentale quale il lavoro. Immaginiamo cos’altro potrebbe inventarsi da Presidente della Regione – prosegue Pasa – Ricordiamo al Sindaco Bucci che in provincia di Savona esistono filiere e comparti strategici per l’intero Paese, lavoratrici e lavoratori di grande professionalità. Semmai è proprio la politica regionale, anzi la non politica messa in campo dall’amministrazione Toti in questi nove anni che hanno messo in difficoltà numerose imprese, molte delle quali di interesse nazionale e inserite in settori e comparti fondamentali, quali Piaggio Aerospace, Sanac e Funivie e di conseguenza migliaia di occupati”.
E ancora: “Così come la mancanza di politiche industriali da parte dell’amministrazione Toti hanno trasformato l’economia ligure in una economia troppo sbilanciata verso il terziario generando perlopiù lavoro precario, insicuro e malpagato. Ma forse, vista la superficialità con la quale tratta Savona e Provincia, i cittadini, i lavoratori, gli imprenditori e gli amministratori locali savonesi queste cose non solo non le sa ma le ignora totalmente. I consiglieri regionali di maggioranza eletti in provincia di Savona sono d’accordo con le dichiarazioni del Sindaco di Genova? Forse è arrivato il momento che tutti, in provincia di Savona, imprese, istituzioni e politici prendano le distanze da questa modalità di fare politica e rilancino invece i valori del lavoro, della questione morale e della serietà, quale antidoto verso una deriva che non serve a nessuno”, conclude il segretario.