Savona. Tredici spettacoli da qui a dicembre, per una prima parte di stagione che si preannuncia scoppiettante. A presentare ieri il cartellone del Teatro Sacco di Savona è stato il suo presidente, Antonio Carlucci, “frontman” del gruppo di volontari che ormai da 16 anni dà vita a questa piccola, splendida bomboniera in pieno centro storico.
Tredici spettacoli, dicevamo. Del tipo più vario: dal monologo impegnato allo spettacolo comico, dal personaggio televisivo al teatrodanza, da “primissime volte” alla riproposizione di spettacoli storici della Libera Compagnia Teatro Sacco e già ampiamente rodati. Il tutto sulle ali dell’entusiasmo, dati i numeri lusinghieri del Sacco: già 1300 i Soci iscritti nel corso del 2024, a fronte di un massimo storico di 1500-1600 in un anno. Dati che non possono rendere che orgoglioso Carlucci: “Il teatro e la musica in questo momento storico ‘tengono’ forse meglio del cinema perché hanno il potere di avvicinare le persone – spiega – E poi lo spazio che abbiamo a disposizione è veramente magico. La stagione è divisa in due parti, perché ci piace valorizzare tutti gli spettacoli e dare ‘spessore’ a ogni proposta”.
Esordio “con il botto” sabato 28 settembre alle ore 21, quando al Sacco arriverà Enzo Paci, noto al grande pubblico per il ruolo del commissario Bacigalupo in Blanca: “Un attore comico straordinario – spiega Carlucci – che arriva allo Stabile di Genova e che ultimamente ha interpretato Paolo Villaggio”. Sarà in scena con “Uh! Dalla clava al TikTok”, un monologo in cui, ripercorrendo a larghe linee l’evoluzione dell’uomo, cercherà di rispondere alla domanda: ma siamo sicuri che ci siamo evoluti?
Sabato 5 ottobre alle ore 21 toccherà a “Che bello café”, un concerto con Federico Sirianni e Tiberio Ferracane che rappresenterà un omaggio a Fabrizio De Andrè e a Domenico Modugno. “Questi artisti, che appaiono così diversi, in realtà si stimano e sono legati da una serie di aneddoti – svela Carlucci – ad esempio Don Raffae’ sarebbe stata ispirata proprio da qualcosa scritto da Modugno”. Non un semplice tributo quindi, ma un vero e proprio viaggio nel fantastico mondo di due giganti della musica italiana tramite i ricordi e gli aneddoti
Sabato 12 ottobre alle 21, e il giorno dopo alle 18, tornerà in cena “Un Sacco Stupefacente”, scritto da Felice Rossello. Lo spettacolo ricostruisce proprio la storia del Teatro Sacco, immaginando l’apparizione del suo benefattore, Girolamo Sacco (1555) che viene oggi (2024) a chiedere spiegazioni della donazione fatta alla città di Savona. Carlucci è tra gli attori insieme a Sandro Battaglino, Guglielmo Bonaccorti, Franco Bonfanti, Alessio Dalmazzone, Manuela Salviati e Monica Schiavini.
La domenica successiva, il 20 ottobre alle 18, un altro spettacolo che nasce proprio al Sacco: “Vissi d’arte, vissi d’amore”, sui 100 anni dalla scomparsa di Puccini. Protagonista Franco Bonfanti.
A seguire, domenica 27 ottobre alle 21, “Mattei petrolio e fango”, spettacolo di e con Giorgio Felicetti sulla vita di Enrico Mattei. “Quanto mi ha inviato la sua proposta – racconta Carlucci – ho pensato che con la crisi energetica di cui tanto si parla il tema fosse molto attuale. E poi andrà in scena proprio il 27 ottobre, il giorno in cui l’aereo decollato da Catania su cui viaggiava Mattei precipitò“.
Sabato 2 novembre toccherà a “Hank”, al secolo Henry Charles Bukowski: “La sua è una figura particolarissima, irriverente e ironica, che ha scritto una quantità enorme tra racconti e poesie” dice Carlucci. E lo spettacolo infatti, con musica dal vivo, vuole essere un tributo – tra letture e canzoni – “a un poeta del novecento che ha reso la poesia e la prosa quasi indistinguibili”.
Domenica 10 novembre alle 18 si torna a sorridere con un attore comico, Sergio Sgrilli: “Chi guardava il Maurizio Costanzo Show se lo ricorda con la chitarra in mano stravolgere i testi dei grandi cantautori – racconta Carlucci – Nello spettacolo farà ciò che abbiamo visto in tv ma si racconterà anche molto, permettendoci di conoscere lo Sgrilli attore”.
Sabato 16 novembre toccherà al teatro-danza di “Vite Binarie”, di Aurora Dario e Stefano Dattrino (Compagnia Disèquilibre). Tutto nasce da uno spettacolo proposto lo scorso anno dal Cedansa, il Centro Danza Savona diretto da Alessandra Schirripa: “E’ piaciuto tantissimo – ricorda Carlucci – perché c’era una forza energetica pazzesca, i ragazzi hanno ballato in modo incredibile utilizzando tutto lo spazio. Ma erano tanti, e avevamo dovuto giocoforza ridurre la capienza del teatro. Così quest’anno abbiamo deciso di proporre qualcosa di teatrodanza ma con sole due persone accettando la proposta di Vite Binarie: uno spettacolo senza parole, dove conta solo il linguaggio del corpo. Il tema dello spettacolo è l’attesa: mi è piaciuta l’idea di trovare due attori che, solo con il corpo e la musica, ci raccontano l’attendere“.
Domenica 24 novembre, collegato alla Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne, andrà in scena “Moi” di Chiara Pasetti: “L’appuntamento della Giornata contro la violenza di genere è sempre sentito da tutti i teatri, e ogni anno ci sforziamo di scegliere qualcosa che ricordi questa ricorrenza – spiega il presidente del Sacco – Lo spettacolo di quest’anno parlerà di un altro tipo di violenza, non quella omicida ma la storia di una donna scultrice che ha passato 30 anni in manicomio in Francia. E la scopriremo attraverso l’interpretazione di una attrice di livello come Lisa Galantini: è la sua prima volta al Teatro Sacco ma so che ha sempre desiderato venire, finalmente succede”.
Subito dopo, il 30 novembre, il regista dello spettacolo precedente, Alberto Giusta, già al Sacco in passato con un monologo provocatorio sulla figura di Tom Payne, sarà in scena con un monologo intonato “L’inganno” che ha per protagonista un falsario professionista. Si tratta di Han Van Meegeren, artista olandese nato a fine Ottocento, considerato uno dei migliori falsari del secolo scorso. “Questa estate, in un mese di riposo, ho letto un libro sulla vita di questo pittore fallito – racconta Giusta – che all’inizio del ‘900, per vendicarsi dei critici che non osannavano a dovere la sua opera, decise, usando tutti i procedimenti pittorici del ‘600 come ad esempio farsi i colori naturalmente o cuocere le tele nel forno, di mettere sul mercato un presunto quadro di Vermeer. Ingannerà tutti, tanto che Goering acquisterà il quadro a una cifra esorbitante…”.
Domenica 8 dicembre alle ore 18 un altro grande ritorno, “La collina di Spoon River”: uno spettacolo teatrale con musica dal vivo di Lazzaro Calcagno, regista e collaboratore da anni del Teatro Sacco. Lo spettacolo ha recentemente superato le 100 repliche, proprio questa estate sul Priamar di Savona è andata in scena la 101esima: “Un successo incredibile, tanto che abbiamo dovuto mandare via degli spettatori perché i posti erano esauriti – ricorda Calcagno – Grazie a questo spettacolo l’amministrazione comunale ha compreso il valore di questo spazio e il fatto che bisogna investire sul teatro di qualità e non su spettacoli che magari fanno cassetta grazie alla tv ma hanno una qualità inferiore”.
Sabato 14 dicembre alle 21 è in programma “Il Grande Kahuna” di Roger Rueff, con la regia di Christian Zecca e in scena Luca Rinaldi, Alessandro Piazza ed Enrico Bonavera, quest’ultimo altro collaboratore storico del Sacco. “E’ la storia di tre presunti venditori, tutti di carattere differente, che attendono il grande colpo, il grande pollo da spennare – racconta Carlucci – Nell’attesa di quel colpo vengono fuori le fragilità di questi esseri”.
Sabato 21 dicembre alle 21, infine, tornerà al Sacco Margherita Antonelli (ex volto di Zelig) con “Secondo Orfea, quando l’amore fa miracoli”. Una sorta di “quinto vangelo” al femminile in cui Antonelli ripercorre le tappe più importanti della vita del Cristo, con umorismo, tenerezza, un pizzico di poesia e tanto affetto.
Nel corso dell’autunno il Teatro Sacco, contestualmente, ospiterà anche la quinta edizione del corso “A Voce Piena”: dodici incontri dedicati a chi, come insegnanti o oratori, vuole potenziare la propria voce.