Laigueglia. Dopo la tranquilla mamma cinghiale e due suoi cuccioli che da mesi frequentavano le strade di Laigueglia, catturati in gabbie e fucilati sul posto ad agosto, agenti della polizia regionale hanno ucciso gli ultimi due cuccioli (nella foto), anch’essi innocui.
L’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) lo apprende con rabbia e tristezza ricordando che un recente report dell’Unione Europea dichiara inutile e controproducente l’uso del fucile per contrastare la diffusione dei cinghiali e della peste suina. OSA sottolinea che la famigliola di animali non aveva mai manifestato ostilità, allontanandosi sempre ordinatamente in presenza di passanti con e senza bambini. Tra gli animalisti locali si parla della cattura e del trasferimento in boschi lontani che il comune avrebbe tentato di organizzare ma avrebbe avuto il divieto della regione Liguria.
OSA invita i residenti ed i turisti che amano gli animali a protestare vibratamente ma senza insulti presso la regione Liguria ed il comune di Laigueglia (presidente@regione.liguria.it liguriainforma@regione.liguria.it, laigueglia@comune.laigueglia.sv.it,), allegando qualche fotografia dei rifiuti dispersi o non correttamente smaltiti in città, per dimostrare che, in questo modo, altri cinghiali scenderanno per cibarsi ed ogni brutale abbattimento sarà inutile.
Rimane lo sconcerto per la crudeltà delle uccisioni; gli animali sono coscienti quando, dopo essere stati catturati nelle gabbie, vengono giustiziati a bruciapelo. Hanno urlato di paura prima dello sparo? Hanno dovuto agonizzare a lungo? Sono state usate munizioni “ridotte” per attenuare il rumore degli spari, quindi aumentando le sofferenze degli animali? Con quale cuore i componenti del “plotone di esecuzione” hanno premuto il grilletto?
OSA invita a sottoscrivere e condividere la petizione contro le gabbie di cattura e le fucilazioni che ha lanciato sulla piattaforma change.org e che sta superando le 1.400 firme:
https://www.change.org/p/eliminare-le-gabbie-per-catturare-e-uccidere-cinghiali