Maretta

Toirano, i volontari di PC pronti a dimettersi in massa: “Ci era stata promessa una sede, Bertolotto ha cambiato idea: ci sentiamo traditi”

Bertolotto chiarisce: "La disponibilità a trovare una sede idonea alla protezione civile c'è al 100 per cento, ma occorrerà qualche mese di pazienza"

Esercitazione di protezione civile a Toirano

Toirano. Potrebbe essere stata la 35^ edizione della Festa dei Gunbi conclusasi giusto ieri sera l’ultima volta (almeno per il momento) in cui i cittadini di Toirano hanno visto la presenza sul territorio della protezione civile. Infatti, all’interno del gruppo comunale (o meglio intercomunale, visto che è condiviso con Loano) c’è parecchio scoramento e la possibilità che i volontari si dimettano in massa, di fatto azzerando il gruppo, è più concreta che mai.

Il casus belli, come si dice in questi casi, è il capannone ex Agricola: “La precedente amministrazione – spiega il responsabile del gruppo Vito Calderalo – ci aveva garantito che l’immobile sarebbe stato ristrutturato e messo a nostra disposizione come nuova sede. I fondi erano già stati stanziati e alcuni lavori (come la sostituzione dei vetri e dei serramenti) già iniziati. La nuova amministrazione del sindaco Marco Bertolotto, invece, ci ha comunicato di non avere i fondi necessari per i lavori e, soprattutto, intenzioni diverse. In particolare, l’idea è quella di assegnare i locali all’associazione Festa dei Gunbi. Alla luce di queste decisioni, il gruppo si è sentito ‘tradito’ e ha deciso di dare le dimissioni in blocco. Poi, essendo imminente la Festa dei Gunbi, di comune accordo e per senso di responsabilità e spirito di appartenenza abbiamo deciso di rimandare tutto di qualche giorno, in modo da consentire l’apertura del Centro Operativo Comunale e consentire lo svolgimento della festa”.

Ora, però, è tempo di prendere le decisioni: “Questa sera ci riuniremo e vedremo come muoverci. Poi incontreremo di nuovo il sindaco. Non siamo per lo scontro, ma per poter svolgere il nostro servizio e garantire la sicurezza della cittadinanza abbiamo certe necessità”.

“A parte qualche locale che ci è stato assegnato dal Comune di Loano – aggiunge Calderalo – siamo senza una vera sede da ben quattro anni. Ad esempio, non sappiamo dove ricoverare i mezzi Aib, che avendo attrezzature piuttosto delicate non possono certo stare costantemente all’aria aperta. Inoltre, ci occorrono spazi nei quali poter fare formazione ai volontari, in modo che siano sempre pronti ad intervenire con la massima efficacia. Il Comune di Loano si sta dando parecchio da fare per mettere a nostra disposizione alcuni locali e container da posizionare all’esterno del Polo del Soccorso. Auspichiamo di poter portare avanti il gruppo in sinergia con Loano, ma ovviamente i Comuni dovranno mettersi d’accordo, così come tutti noi speriamo”.

Il capogruppo di minoranza di “Semplicemente Toirano” Giuseppe De Fezza non nasconde la sua amarezza per la situazione: “Quando ho avuto l’incarico da vice sindaco nel 2014, il gruppo non esisteva. Insieme al compianto vice sindaco di Boissano, Piero Pesce, abbiamo lavorato a lungo e duramente per creare il gruppo. In dieci anni di lavoro abbiamo investito su strutture, attrezzature, mezzi, personale (grazie a diversi bandi di arruolamento) e alla fine siamo riusciti ed avere un gruppo di protezione civile intercomunale che era un vero fiore all’occhiello. Tanto che anche un Comune come Loano ci è ‘venuto a cercare’. E per rendere ancora più operativo il gruppo, la mia amministrazione aveva deliberato di stanziare alcuni fondi per rendere l’ex Agricola fruibile e così poterla assegnare alla protezione civile. Questa situazione, invece, minaccia di buttare via dieci anni di lavoro, ma soprattutto dieci anni di professionalità e volontariato. Tutto ciò è assurdo”.

Protezione Civile Toirano Boissano Loano

Il problema è tanto più grave se si considera che a breve inizierà l’autunno, stagione che per il nostro territorio è sempre piuttosto critica: “La Liguria è una regione fragile e quanto avvenuto in passato ci insegna l’importanza di farsi trovare sempre pronti. E i ragazzi del nostro gruppo di protezione civile lo sono sempre stati. I nostri volontari sono persone altamente formate, con professionalità rilevanti dovute anche alle loro occupazioni, esperte in cartografia e mappatura, abituate ad utilizzare i sistemi tecnologici regionali, perfettamente consapevoli di quali siano i punti più delicati del territorio sui quali bisogna intervenire preventivamente e che bisogna monitorare in maniera costante. Insomma, non è una protezione civile ‘da sagra’ ma realmente operativa e sempre pronta ad intervenire in tre diversi comuni. Certamente, qualora questo gruppo venisse meno, ricostruirlo sarà possibile, ma occorrerà tempo e duro lavoro per avere la stessa qualità e le stesse competenze. Occorreranno almeno altri cinque anni. Che si sommano ai dieci che butteremo via se il gruppo verrà meno”.

“Sinceramente – aggiunge De Fezza – dispiace che il sindaco Bertolotto non abbia avuto la sensibilità giusta per capire l’importanza della protezione civile oggi. Senza un gruppo forte, un’amministrazione non va da nessuna parte. E’ il suo braccio destro. E temo sarà difficile anche poter reclutare, sapendo che ci sarà un sindaco che non ha intenzione di investire in questo settore”.

Luana Isella, attuale capogruppo di minoranza di “Nuova Grande Loano” ma già consigliere incaricato alla protezione civile dell’amministrazione Pignocca, aggiunge: “Un po’ per professione [Luana Isella è geologa, n.d.R.] e un po’ per propensione, mi sono occupata di protezione civile fin dal 2016. Negli anni abbiamo investito tantissimo nel gruppo intercomunale, quindi mi amareggia molto vedere oggi la situazione in cui si trova questa importantissima realtà, che anche se ridimensionata nei numeri continua ad essere di alta professionalità, sempre pronta ad intervenire con grandi capacità e competenze”.

Nessuna amministrazione può pensare di fare a meno di un gruppo di protezione civile, specie alla luce delle situazioni emergenziali che dovremo affrontare in futuro. La più vicina delle quali potrebbe verificarsi proprio nei prossimi mesi: con un mare così caldo, infatti, e con un meteo come quello dell’ultimo periodo, in autunno potremmo fare i conti con allerte molto gravi. E in quei frangenti disporre di un gruppo solido, affiatato e pronto a intervenire sarà prioritario”.

Isella invita dunque il sindaco di Toirano Marco Bertolotto e anche quello di Loano Luca Lettieri a intervenire, magari in sinergia: “Fornire una sede alla protezione civile è importantissimo. Anche una sede temporanea. Negli anni, sia su Toirano che su Loano, abbiamo assistito a diversi episodi nei quali la prontezza e le capacità di questi volontari ha fatto tutta la differenza. Non andare incontro alle loro esigenze rappresenta una sconfitta di intenti. Non rendersi conto dell’importanza che rivestono i volontari, dunque, credo sia poco ‘coscienzioso’. Anche perché le richieste che ha un gruppo di protezione civile sono davvero contenute: una stanza per cambiarsi, un magazzino per le attrezzature e un luogo dove ricoverare i mezzi”.

Il sindaco Marco Bertolotto chiarisce: “Per quanto riguarda gli spazi dell’ex Agricola, la nostra amministrazione ha voluto fare scelte differenti rispetto a quanto previsti dalla precedente amministrazione; tuttavia, ciò non comporta che gli spazi non ci siano e che la protezione civile non avrà alcuna sede. Attualmente la Festa dei Gunbi occupa diversi spazi sparpagliati su tutto il territorio. L’associazione ha necessità di avere una sede adeguata perché è composta da oltre 200 persone e di attrezzature varie (che, tra l’altro, sono sempre a disposizione della comunità per manifestazioni e altri). Dare una casa unica ai Gunbi consentirà di liberare altri spazi. Quindi la disponibilità a trovare una sede idonea alla protezione civile c’è al 100 per cento, ma occorrerà qualche mese di pazienza”.

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