Fenomenologia del turista

Tende abusive sulle spiagge savonesi, Scrivano (Upa) e Schiappapietra (Sib): “Qui servizi di alta qualità, ma difficoltà economiche pesano” fotogallery

Nei giorni scorsi diverse operazioni di sgombero della polizia locale: nel mirino gli accampamenti abusivi sulle spiagge libere del savonese. Il punto di vista degli operatori turistici

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Provincia. Tra critiche indignate e commenti ironici, le immagini delle tendopoli abusive sulle spiagge della Riviera hanno fatto il giro dei social. Diversi sono stati gli interventi che hanno visto gli agenti di polizia locale impegnati nello sgombero di alcune spiagge, da ponente a levante.

Ora che la settimana di Ferragosto è già un ricordo e mentre scorrono i titoli di coda del mese di agosto, rimane sullo sfondo la riflessione sulla qualità del turismo locale.

Da un lato, c’è chi accusa la qualità dei servizi offerti, sostenendo che questi riflettano la capacità di attrarre un certo tipo di turismo. Altri, invece, come Enrico Schiappapietra, vicepresidente del Sindacato italiano dei Balneari (Sib), e Carlo Scrivano, direttore dell’Unione Provinciale Albergatori (Upa), ritengono che non vi sia alcun legame diretto tra questi aspetti.

Il fenomeno esiste da moltissimo tempo ed è difficile da contenere – spiega Schiappapietra -. C’è una legittima aspettativa di andare al mare, ma il problema nasce quando si bivacca, si sosta e si occupano gli spazi vietati in ore notturne. Da questo punto di vista, quest’anno abbiamo notato una forte presenza delle forze dell’ordine, sia a livello centrale che locale. Sono stati effettuati diversi interventi tempestivi che hanno evitato situazioni potenzialmente più critiche”.

“Determinati episodi accadono soprattutto verso fine luglio e Ferragosto – sottolinea il vicepresidente del Sib -, quando fa molto caldo. Non credo che sia un fenomeno legato all’offerta turistica, ma piuttosto a ragioni economiche, perché magari alcuni turisti non possono permettersi altro”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Carlo Scrivano: “Queste situazioni si sono sempre verificate. sin dagli anni ’80, con i saccopelisti e le persone che dormivano in spiaggia. Non è una novità. Le persone oggi sono più in difficoltà dal punto di vista economico. Scelgono il nostro territorio perché sicuramente è più vicino, penso a chi abita in Piemonte e Lombardia ovviamente, ma anche perché abbiamo un bel mare”.

Schiappapietra e Scrivano concordano anche su un altro punto: non esiste alcun legame tra le tendopoli abusive nella Riviera e la qualità dei servizi offerti nella nostra provincia.

E se per Scrivano i prodotti offerti “sono di alta qualità”, per Schiappapietra “negli ultimi anni, la Liguria ha fatto grandi passi in avanti dal punto di vista dell’offerta turistica. Abbiamo registrato un fenomeno in controtendenza, con un aumento a doppia cifra dei turisti stranieri. Puntiamo sulla qualità dei servizi, sull’aspetto ambientale e sulla qualità del mare. Il nostro mare è eccezionale: abbiamo il Santuario dei Cetacei e diverse Bandiere Blu, caratteristiche che altre regioni non hanno. Penso, ad esempio, all’Adriatico che in questo momento affronta problemi di mucillagine. Il turista apprezza queste qualità, insieme alla qualità della ricettività alberghiera e dei servizi balneari”.

Ma allora, cosa si deve migliorare? Anche in questo caso, Schiappapietra e Scrivano non hanno dubbi: la priorità sono le infrastrutture.

L’accessibilità rimane un problema, e lo vediamo a livello portuale, stradale e ferroviario. Una maggiore velocità e praticità nei collegamenti farebbe davvero la differenza per una realtà turistica come la nostra. Inoltre, il miglioramento continuo dell’offerta qualitativa, sia nel settore ricettivo che ricreativo, è fondamentale – conclude Schiappapietra -. Questi due settori sono in forte evoluzione. Dal punto di vista ricettivo, ci si rende conto della crescente necessità di strutture qualitativamente importanti, specialmente nella Riviera di ponente, dove l’offerta deve ancora crescere. Per quanto riguarda il settore balneare, siamo frenati dal rinnovo delle concessioni e dall’incertezza che impedisce un vero rilancio. Se riuscissimo a sbloccare queste situazioni, la Riviera ligure si confermerebbe come un punto di riferimento per il turismo balneare nazionale”.

Scrivano, infine, aggiunge: “Dobbiamo anche comunicare di più e meglio gli eventi che si svolgono sul territorio. Va riconosciuto il merito ai Comuni, che anche in questa stagione sono riusciti a organizzare eventi variegati e di ottimo livello”, conclude Scrivano”.

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