Lo stadio Valerio Bacigalupo si muove e va avanti ma anche il degrado avanza se non viene fermato. Tante attività sono state svolte in questo anno di riapertura, come elencato dalla società che lo gestisce nel comunicato di ieri (QUI), e insieme al Comune si sta lavorando per la realizzazione del manto in sintetico. Una notizia più che positiva visto che si tratta dell’unica via per renderlo sempre fruibile e appetibile. Ma come conferma la stessa Polisportiva Savona e come testimoniano le foto scattate da IVG in occasione del primo allenamento della Letimbro, la situazione dell’impianto nel complesso è decadente.
“Oltre al sintetico – si legge nel comunicato – molto rimane da fare per sistemare la parte esterna dello stadio, inteso come tribune, gradinate, curve e spazi comuni. Ora abbiamo bisogno che, oltre alle istituzioni, anche imprenditori, enti privati e soggetti sportivi e non ci diano una mano dal punto di vista economico per rendere lo stadio un gioiello da proporre per eventuali eventi sportivi ‘di cartello’ o eventi musicali di media dimensione”.
In effetti, girando per la struttura i segni del tempo e soprattutto di 4 anni di chiusura totale sono evidenti. Ne emerge un quadro a tratti spettrale, con segni di una vitalità passata che va man mano spegnendosi sempre di più. Simbolo di ciò la foto di un Vecchio Delfino annerito, quasi come un ritratto di Dorian Gray, invecchiato e scalfito da tante vicissitudini nefaste sportive e non che hanno caratterizzato la storia recente del Savona e dell’impianto.
L’auspicio è quindi che il sintetico realizzato in tempi brevi possa spingere a nuovi investimenti privati che possano riqualificare la struttura. Incentivati anche, come si diceva in precedenza, dal sapere che l’impianto di gioco è fruibile tutto il giorno, cosa impensabile per un manto naturale. Da ottobre la Letimbro giocherà le partite ufficiali con la prospettiva di poter accogliere sulle tribune circa 100 spettatori.