Lettera al direttore

Riflessione

Savona, dibattito sulla passerella a raso nella spiaggia di ponente

Le parole del presidente del Consiglio comunale di Savona, Franco Lirosi, che ricostruisce la vicenda

Francesco Lirosi

Savona. Sta facendo molto discutere l’approntamento di una passerella a raso sulla spiaggia di ponente. In verità, la storia inizia nel Dicembre del 2015, quando fu chiesto in Giunta il permesso di sviluppare, senza alcun onere per l’Amministrazione, un “progetto di fattibilità” relativo a via Nizza, ma comprendente anche la costruzione di una passerella a raso spiaggia.

Personalmente mi limitai a chiedere se la parte inerente via Nizza poteva essere separata da quella relativa alla passerella, e ricevetti un diniego. Allora suggerii fermamente che non fosse sviluppato un vero progetto (preliminare, definitivo e, tanto meno, esecutivo) perché, in qualità di Assessore ai LLPP, avrei votato in modo negativo. La pratica fu accantonata.

Pochi mesi dopo, primavera 2016, con le nuove elezioni subentrò la Giunta Caprioglio. Nel corso di quella legislatura l’opera fu invece positivamente considerata e, dopo il lungo iter previsto dalle allora vigenti normative (bando, gara, proclamazione del vincitore provvisorio, poi del vincitore definitivo, ancora del vincitore definitivo certificato e infine periodo di stand still), il Comune assegnò ufficialmente il lavoro alla ditta vincitrice (come, peraltro, si evince dalla semplice lettura della cartellonistica ufficiale presente in cantiere). Per vari motivi, anche estranei alla politica (ad esempio il terribile periodo del Covid), nulla fu eseguito.

Ferma quella delibera di assegnazione, l’attuale Giunta (obbligata ai sensi di Legge) ha eseguito i lavori di ristrutturazione di via Nizza, con risultati alterni: certamente accattivanti e positivi dal punto di vista ambientale e turistico, assai meno sotto l’aspetto dei parcheggi, tanto che nel 2023 fu dedicata ai residenti una parte del parcheggio di villa Pizzardi, dal sottoscritto (all’epoca Vicesindaco) letteralmente inventato nel 2002 in collaborazione con le Opere Sociali, proprietarie del sito, e dell’Associazione Bagni Marini.

Inevitabilmente diverso il giudizio sulla passerella, come detto obbligatoriamente da eseguire dall’attuale Giunta. Infatti, quando un lavoro pubblico viene finalmente ufficialmente assegnato, — oggi con procedura più snella di quella succitata grazie al Dlgs 360/2023, applicabile dal 1° Luglio di quell’anno e, in realtà, emesso dal Governo per cercare di aiutare le Pubbliche Amministrazioni alle prese con gravi ritardi nell’utilizzo dei fondi PNRR concessi dall’Europa ai vincitori degli specifici bandi —, la ditta vincitrice della relativa gara pubblica ha il diritto legale di eseguire i lavori (ergo, legittimamente lavorare e guadagnare). La Pubblica Amministrazione potrebbe emettere Delibera di Giunta per annullare la precedente, ma i risultati sarebbero negativi: perderebbe i fondi assegnati (dalla Regione, o dal Governo o dall’Europa) per quello specifico lavoro, denari non dirottabili su altro progetto, e, inoltre, dovrebbe considerare i presunti mancati guadagni della ditta vincitrice che, ripeto, ha acquisito il diritto di lavorare.

Oggi, anche se i lavori preparatori della passerella appaiono ben fatti (certo grazie al meritorio impegno dell’attuale Assessore ai LLLPP) e i numerosissimi micropali sono stati piantati a grande profondità, resta vivo il sentore popolare di un inevitabile grave degrado del manufatto non appena arriverà la “solita” pesante mareggiata autunnale, esperienza spesso vissuta sulle spiagge della nostra città.

Insomma, resta il dubbio sia sulla opportunità dell’utilizzo di quelle pubbliche risorse sia sulla bontà di un simile lavoro, certo innovativo, ma forse non così tanto utilizzato in futuro dai cittadini.

Franco Lirosi

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