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PC Toirano, Bertolotto: “I volontari volevano subito ciò che De Fezza non ha dato in 4 anni. Pronti a trovare soluzioni ma serve tempo”

E sulle polemiche di questi giorni: "Parole che hanno il sapore rancido di campagne elettorali comunali appena terminate e di nuove elezioni regionali alle porte"

Marco Bertolotto

Toirano. Il sindaco di Toirano, Marco Bertolotto, interviene in merito alla diatriba scaturita tra l’amministrazione comunale ed il gruppo di Protezione Civile locale a proposito della sede dell’associazione (ve l’abbiamo raccontata qui, mentre qui c’è l’intervento del consigliere regionale Angelo Vaccarezza).

“Nelle scorse settimane – spiega Bertolotto – i volontari sono venuti in comune per rivendicare i locali della ex Agricola, come promesso per quattro anni dall’amministrazione De Fezza: volevano dalla nuova amministrazione, insediata da poche settimane, ciò che era stato promesso loro e che la precedente amministrazione non era riuscita a garantire per quattro anni. Lo volevano subito e per questo hanno sottoposto il Comune al ricatto delle dimissioni da parte dei volontari se non avessero avuto ciò che altri avevano promesso e non mantenuto”.

“Nei quattro anni precedenti non è stato fatto un solo atto amministrativo che preveda nell’ex Agricola la sede della protezione civile; non esiste una delibera; non esiste un impegno di spesa; non esiste nulla, se non promesse verbali. Promesse che peraltro l’ex sindaco ha fatto anche ad altri; altri che puntualmente sono venuti a riscuotere quanto era stato promesso loro e che hanno ricevuto la medesima risposta fornita alla protezione civile”.

“La protezione civile è oggi ospitata in locali comunali, individuati dall’amministrazione che ci ha preceduto. I volontari chiedono una nuova sistemazione perché ritengono l’attuale poco idonea ai loro bisogni; per questo abbiamo ribadito loro che siamo aperti a soluzioni condivise ma che avrebbero richiesto qualche mese di tempo per avere chiaro il quadro di insieme (pochi mesi, non quattro anni). In risposta abbiamo avuto le dimissioni di alcuni volontari”.

“Sottolineo che il sindaco è per legge il responsabile della protezione civile comunale: questo significa che tra sindaco e volontari deve esserci uno stretto rapporto di fiducia, perché in gioco c’è la sicurezza dei cittadini. Nella notte tra il 17 e il 18 agosto dalle 23.45, a causa dell’allerta arancione emanata dalla Regione Liguria, erano presenti in Comune: due vigli urbani, un operaio comunale, due volontari della protezione civile, un volontario della Cri, tre amministratori comunali tra i quali il sindaco. Insieme abbiamo aperto il COC (Centro Operativo Comunale), struttura operativa in cui si organizzano le attività di protezione civile, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato”.

“Per quanto mi riguarda questi fatti contano più delle parole al vento. Parole che hanno il sapore rancido di campagne elettorali comunali appena terminate e di nuove elezioni regionali alle porte”, conclude Bertolotto.

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