Dego. A cent’anni dalla sua nascita (24 febbraio 1924) e a ottanta dalla sua morte (28 agosto 1944) sono in corso, nella frazione deghese di Santa Giulia, le celebrazioni della Diocesi di Acqui Terme in memoria della Beata Teresa Bracco, eroica vittima della resistenza che non perse la dignità nonostante il martirio a cui fu sottoposta. I suoi resti, custoditi nella chiesetta del piccolo borgo, sono diventati meta di pellegrinaggio soprattutto dal 24 maggio 1998, quando Papa Giovanni Paolo II, in visita a Torino per venerare la Sindone, con la solenne beatificazione l’aveva elevata alla gloria degli altari, “vergine e martire”.
Nativa di Santa Giulia, fu la penultima di sette figli di Angela e Giacomo Bracco. Cresciuta prevalentemente in un ambiente povero e contadino, ma fortemente religioso, compì gli studi elementari nella piccola scuola per poi dedicarsi totalmente alla pastorizia e all’aiuto domestico. Il 28 agosto del 1944 un rastrellamento tedesco interessò la frazione di Dego e Teresa, così come altre donne e bambini del paese, fu presa come ostaggio di guerra dai soldati nemici. Capite le intenzioni non benevoli degli ufficiali tentò allora la fuga dirigendosi verso il bosco, ma venne raggiunta da un ufficiale che, preso dalla foga, la strangolò e le sparò un colpo di rivoltella al cuore. Il soldato si accanì ancora, sferrando calci al corpo oramai esanime di Teresa procurando lo sfondamento del cranio. Il corpo della giovane fu ritrovato nel bosco due giorni dopo e l’intera dinamica dell’assassinio fu chiarita con l’esame dei resti effettuato il 10 maggio del 1989 su ordine del tribunale ecclesiastico.
Sono in corso in questi giorni le celebrazioni eucaristiche nella chiesa diventata un santuario a lei dedicato. Oggi, martedì 27 agosto, fino al 31 agosto, alle 17, la funzione religiosa, il 29 agosto alle 17.30 la preghiera nei pressi del cippo del martirio.