Liguria. “Domani gli ombrelloni verranno aperti con due ore di ritardo (dalle 9,30) sulle spiagge savonesi. Dopo 14 anni di rinvii prende forma lo sciopero degli stabilimenti balneari che, in segno di protesta sulla vicenda Bolkestein, hanno deciso di ritardare l’avvio dell’attività”. Lo fa sapere, in una nota, Confcommercio Savona.
“I balneari hanno da tempo dichiarato lo stato di agitazione, ora passano allo sciopero, dando avvio a questa giornata di sensibilizzazione – spiegano -. L’obiettivo non è affatto danneggiare l’utenza, che è stata informata con manifesti e cartelli appesi in tutti gli stabilimenti balneari e che dalle 9,30 potrà godere degli ombrelloni aperti, ma ottenere dal Governo una risposta che da tempo tarda ad arrivare”.
“Siamo costretti a protestare per salvaguardare le nostre aziende e, con esse, la balneazione attrezzata italiana che costituisce un modello di successo che il mondo ci invidia – spiega Enrico Schiappapietra, presidente di Confcommercio Savona e vicepresidente vicario nazionale del Sindacato italiano balneari Sib-Confcommercio -. Il problema è che al momento la legge è purtroppo incompleta, pertanto vede le amministrazioni comunali, i concessionari e la giurisprudenza tutta in grandissima difficoltà. Il mondo balneare e il sindacato Sib chiedono da tempo una norma chiara, esaustiva e definitiva per il settore. Speravamo che potesse essere emanata entro Ferragosto, ma ad oggi non ci sono risposte per gli operatori che da anni investono in questo settore e ogni giorno lavorano per garantire la migliore offerta a residenti e turisti”.
“Tuttavia, in una nota del Governo di ieri, è stata ribadita la volontà di inserire la modifica normativa in uno dei primi consigli dei ministri nel mese di settembre. Per questo la categoria è orientata a sospendere le iniziative di protesta annunciate, che avrebbero dovuto seguire quella del 9 agosto. Potevamo incrociare le braccia del tutto, abbiamo deciso per una giornata di sensibilizzazione per non arrecare danno ai nostri clienti, ma il nodo non cambia: una legge è necessaria ora”, conclude.
“Già oggi stiamo mettendo al corrente i nostri clienti circa i motivi della protesta della categoria che prevede, domani, l’apertura degli ombrelloni a partire dalle ore 9,30 – ha affermato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio. Nessun ulteriore disagio, però, in quanto tutti gli altri molteplici servizi offerti dagli stabilimenti balneari sono assicurati. All’ingresso e all’interno di ogni struttura sono affissi, in bella mostra, i principali motivi della protesta, dopo ben 14 anni di rinvii, che mette in serio pericolo il comparto turistico-balneare italiano. In tanti in queste ore ci hanno manifestato solidarietà e comprensione, (e questo ci fa enorme piacere e ci sprona ad andare avanti), segno, che le nostre argomentazioni sono sacrosante e condivisibili”, ha concluso Capacchione.