Finale Ligure. “Dopo un anno in cui ho smesso di giocare per impegni lavorativi, ho deciso di riprendere con un po’ più di consapevolezza nell’allenamento. Ho avuto un approccio diverso e abbiamo fatto un buon anno, che poi si è concluso con questa chiamata”. Lui è Mattia Pievani, pallavolista scuola Volley Finale che in queste settimane ha ricevuto una proposta importante: la Negrini CTE “La Bollente” di Acqui Terme, società di Serie A3, lo ha ufficializzato per la prossima stagione.
Una bella notizia per tutto l’ambiente sportivo finalese, che vede uno dei suoi atleti approdare nel professionismo. Una possibilità arrivata durante la passata stagione. “Una bella lotta, come ogni anno c’è da imparare. Eravamo un gruppo coeso, una bella squadra. Abbiamo fatto un bel campionato, lottando per provare a vincerlo. Il CUS Genova è stato in testa fino alla fine, dominando e meritando la promozione. Quindi la lotta è stata più con Albissola e Savona. Il mio allenatore mi ha detto che una persona si era interessata. Si trattava proprio di Michele Totire, il coach loanese de La Bollente.”Era venuto a vedere delle partite in casa, avendo così modo di confrontarci sulla loro proposta – continua -. Mi hanno proposto di andare a fare il secondo opposto in Serie A3, con l’intento di fare il meglio possibile e crescere. Potermi allenare in un ambiente professionistico mi fa piacere. Poi ho deciso di accettare perché sentivo il bisogno di staccarmi da Finale e prendere un punto di partenza per crescere. Mi farà solo del bene“.
Il sentimento più presente nel classe 2001 è la gratitudine per il Volley Finale e i suoi compagni di viaggio: “Mi porto dietro un percorso di crescita personale. Ringrazio la società, tutti gli allenatori, soprattutto Andrea Paroli, che mi ha spronato tanto su un futuro da professionista, e i compagni di squadra che tutt’ora sono miei amici. Un cuore pieno di belle emozioni. I miei compagni lo sapevano già da un po’. Mi faceva piacere che fossero loro tra i primi a saperne di più. C’è stata tanta felicità per me, sono persone fantastiche. Mi hanno già detto che verranno a vedermi e questo mi rende felice“. Così come la motivazione per il proprio futuro prossimo: “Mi aspetto un percorso di crescita personale e tecnica. Un’esperienza nuova in tutto e per tutto. Per la prima volta andrà via da Finale, da solo e in una realtà professionistica. Ci saranno anche delle difficoltà che sono pronto ad affrontare. Anzi, sono contento di farlo perché è da queste che si cresce veramente. Che giocatore sono? L’opposto è visto come un ‘ruolo ignorante’ della squadra, che va di potenza ad occhi chiusi. Io mi rivedo in un ‘opposto intelligente’, cerco di interpretare il ruolo in questa maniera rispetto alle leggende che circolano attorno ad esso. Non vado solo di potenza“.
“Non ho ancora definito bene un obiettivo siccome non ho metri di paragone tra i campionati. Però sicuramente fare il meglio che posso in questa stagione, valutando quello che è stato a fine anno. Ora voglio fare la vita da atleta professionista. Lavorare con piacere, stanco perché hai giocato una bella partita o fatto un buon allenamento. Richiederà tante energie fisiche e mentali: una vita bella e impegnativa. Purtroppo è uno sport meno visibile di altre discipline, ma in Italia il livello è uno dei più alti al mondo. La pallavolo per me adesso rappresenta un nuovo punto di partenza, un’opportunità“, conclude Pievani.