Affondo

Area di crisi complessa e bando da 15mln, sindacati all’attacco: “Altra occasione persa per coinvolgere le parti sociali”

"Grave la mancanza del coinvolgimento del sindacato"

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Savona. “Apprendiamo che Regione Liguria questa mattina ha previsto, presso la sede dell’Unione Industriali di Savona, una riunione nella quale verranno presentati alle imprese che investiranno nei 21 comuni dell’area di crisi industriale complessa del Savonese i contenuti del bando da 15 milioni di euro che sarà attivo dal 23 al 31 luglio. La mancanza del coinvolgimento del sindacato ci impone di ricordare all’assessore Piana, titolare a livello regionale di questo tema, che se oggi ci sono le risorse economiche per le imprese e per il territorio savonese lo si deve soprattutto al lavoro messo in campo da Cgil, Cisl e Uil di Savona le quali, nel corso del 2016 e 2017, hanno scioperato insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’industria Savonese richiedendo – contro le forti perplessità proprio di Regione Liguria – il riconoscimento dello status di Area di crisi industriale complessa per i 21 comuni della provincia”.

Nuovo affondo dei sindacati confederali savonesi sull’incontro odierno promosso dalla Regione, con al centro il rilancio industriale della provincia e della Val Bormida.

“A tal proposito si fa presente che l’impegno assunto dall’assessore lo scorso 26 febbraio 2024 in occasione dell’iniziativa pubblica di Cairo Montenotte, era quello di convocare una riunione con il sindacato savonese e Invitalia nel mese di giugno, quindi prima di fare incontri con imprese e amministrazioni locali, finalizzata a condividere i contenuti dei bandi in funzione delle esigenze del territorio con particolare attenzione all’utilizzo delle risorse pubbliche per “costruire” occupazione di qualità in considerazione del fatto che negli ultimi 3 anni in Provincia di Savona i nuovi contratti risultano ancora in gran parte precari. Tale incontro non è mai stato calendarizzato”.

“Spiace constatare ancora una volta, che Regione Liguria è incapace di mantenere impegni su tematiche così importanti per il territorio savonese, tenendo conto che le problematiche che ci avevano spinti a richiedere, attraverso la mobilitazione, lo status di area di crisi industriale complessa sono in parte tuttora presenti sul territorio in quanto l’assenza di politiche industriali e la scarsa autorevolezza politica dimostrata da Regione Liguria nei confronti del Governo centrale e dei Ministeri interessati (Infrastrutture, Made In Italy e Difesa) non ha ancora permesso di mettere in campo soluzioni definitive per alcune vertenze industriali che rischiano di provocare la perdita di molti posti di lavoro e la contrazione di fondamentali asset industriali tutti inseriti in comparti strategici della provincia di Savona ma più in generale del Paese” concludono Cgil, Cisl e Uil savonesi.

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