Savona. Si è svolta nella giornata di ieri la premiazione del premio “Luigi De Manincor” presso il Palazzo Sibilla del Priamar a Savona. Il presidente del “Panathlon Club” di Savona, Enrico Rebagliati, ha premiato insieme a Barbara Fresia (prima donna a dirigere una partita di calcio in Liguria), la prima donna arbitro della storia italiana ad aver diretto una partita di Serie A (Salernitana-Sassuolo del 2 Ottobre 2022) Maria Sole Ferrieri Caputi .
L’evento è iniziato con un filmato che ripercorre i momenti decisivi della sua vita e le ore che precedono il fischio d’inizio del suo debutto. Il video si intitola “Un giorno di Sole” ed è stato diretto dalla ‘Lega Serie A’. Presenti anche momenti introspettivi dove spiega tutta la fatica e il lavoro svolto sia per la preparazione di una partita, ma sopratutto la strada percorsa per arrivare a calcare i campi del massimo campionato italiano e non.
“Tante donne erano arrivate sotto questo tetto di cristallo. Battendo hanno sempre trovato la porta chiusa, chi ha provato a scalfirlo prima di me non c’è riuscita. Io sono riuscita ad attraversarlo, e spero che tante altre donne adesso lo trovino aperto”. Queste le parole d’impatto utilizzate dalla Ferrieri Caputi per far capire a tutti gli ascoltatori in sala, in poche parole, quanto sia stato complicato per una donna poter affermarsi in un mondo che, solo fino a pochi anni fa, era prettamente o quasi solamente maschile.
All’evento sono intervenuti inoltre le cariche regionali e dello sport di Savona, oltre agli esponenti dei club o associazioni che hanno patrocinato l’evento, ovvero: Coni Liguria, Comune di Savona, Provincia di Savona, Cip, Figc, Aia, Ufficio Scolastico Regionale, Lions, New Voices, Fidapa, Zonta, Save the Woman, Tiro a Segno Savona, Santuario degli Sportivi, Ande e Soroptimist. Tutti hanno elogiato il percorso di crescita di Maria Sole Ferrieri Caputi, spiegando come questo premio, che nel passato è stato consegnato a molti celebri sportivi olimpionici, incarni tutti gli elementi cardine posseduti dall’arbitro, che è riuscita a farsi strada in un mondo molto tradizionalista con coraggio, tenacia, umiltà, rispetto ed educazione.
Una gioia indescrivibile per Maria Sole: “E’ un’emozione per me ricevere questo premio. L’albo d’oro testimonia la qualità sia del premio che dei premiati che mi hanno preceduto. Ringrazio il Panathlon di Savona e tutte le associazioni presenti per avermi consegnato questo riconoscimento”.
Il 28 aprile 2024 inoltre, ha raggiunto un’altro primato, condurre una gara con al fianco due assistenti donne, la prima terna arbitrale femminile a dirigere una partita di Serie A, nello specifico Inter-Torino: “Se è stato possibile costruire la prima terna arbitrale femminile in Serie A è perchè ci sono altre ragazze che come me hanno raggiunto questo traguardo. Il mio ringraziamento va alla mia squadra che è scesa con me in campo, all’AIA e al designatore che ci ha dato questa opportunità. A prescindere dai complimenti oppure dalle critiche, l’attività arbitrale deve andare oltre. Mi fa piacere riceverli, ma non sposta il mio equilibrio quando vengo contestata. Un consiglio ad un arbitro? Divertirsi e crederci fino in fondo“.
Grande momento anche per il presidente del Panathlon Club Enrico Rebagliati per la buon riuscita dell’evento: “L’emozione è elevata. Premiamo una donna che è riuscita a sfatare un tabù, addentrandosi in un mondo prettamente maschile. Parliamo di una donna ceh ha dato una speranza a ragazzi che, se hanno delle ambizioni e le perseguono con tenacia ed ambizione, possono ottenere dei risultati. E’ un enorme piacere consegarle questo titolo”.
“Questo dimostra che, con l’impegno – termina Rebagliati -, qualsiasi persona può ricoprire qualsiasi incarico, indipendentemente dal genere. L’importante è avere determinazione e buona volontà, anche se non è sempre facile. Lo dimostra perfettamente Maria Sole Ferrieri Caputi, non bisogna mai mollare“.
All’evento presente anche l’ex arbitro internazionale nonchè moviolista della Rai Mauro Bergonzi, sottolineando come, le orme mosse dalla Ferrieri Caputi, siano più che storia del calcio italiano: “E’ un passo in avanti giusto e corretto. E’ una ragazza per bene ed educata, sottolinerei più questi aspetti perchè, se arrivi in Serie A, significa che non hai solamente meriti tecnici ma anche umani. Parliamo di una donna che ha conseguito due lauree e un dottorato, non è da tutti. L’arbitraggio è una fase importante, è stata la prima a riuscire ad arrivare in Serie A e spero che ne arrivino altre. Il complimento più grande glielo fanno i giocatori alla fine della partita, come anche noi commentatori e moviolisti. Dopo il suo esordio, un giocatore della Salernitana ha spiegato come, per lui, non importasse se l’arbitro fosse uomo o donna. Questo è il più grande complimento, siccome significa che è trattata come tutti. Lei non è un arbitro donna, lei è un arbitro“.