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Esito

Garlenda, anche il Consiglio di Stato respinge il ricorso della minoranza su atti del consiglio comunale. Pittoli: “Soddisfatti”

Il sindaco uscente: “Ora i consiglieri Carminati e Braggio provvedano a pagare a Comune e cittadini i complessivi 10mila euro a cui sono stati condannati"

comune garlenda

Garlenda. I consiglieri di minoranza Mario Carminati e Dario Braggio avevano impugnato le deliberazioni adottate dal Consiglio Comunale di Garlenda il 29 settembre 2020, denunciando la lesione delle proprie prerogative derivanti dall’inosservanza dei termini per la convocazione del Consiglio. 

Nel 2022 il TAR Liguria aveva respinto il ricorso dei consiglieri e li aveva condannati a pagare al Comune di Garlenda, le spese processuali quantificate in 3mila euro, oltre a oneri e accessori di legge.

I consiglieri hanno poi appellato a tale pronuncia e con sentenza n. 3145 del 23 maggio 2024 il Consiglio di Stato ha nuovamente respinto il ricorso e ha condannato Mario Carminati e Dario Braggio a pagare al Comune di Garlenda, ulteriori  spese processuali liquidate in 4mila euro, oltre oneri e accessori di legge.

Il sindaco di Garlenda Silvia Pittoli, a fine mandato, ha espresso: “Soddisfazione per la sentenza che chiude definitivamente la vicenda confermando  la giustezza dell’operato dell’amministrazione comunale e dei suoi funzionari”.

“Stante il mancato pagamento delle spese di primo grado risalenti al 2022, mi auguro che ora i consiglieri Carminati e Braggio provvedano tempestivamente a pagare al Comune di Garlenda e ai suoi cittadini, i complessivi 10mila euro a cui sono stati condannati”, ha concluso Pittoli.

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