Albissola Marina. “Sono stati dieci anni entusiasmanti. Difficili, complicati ma sempre molto entusiasmanti, perché fare il sindaco è la cosa più bella del mondo e farlo nella propria cittadina è un onore e un privilegio. Di questo ringrazierò sempre i cittadini che in questi 10 anni mi hanno dato fiducia. Abbiamo fatto tanto, ma tanto c’è ancora da fare: siamo pronti a ripartire subito con un programma fatto di idee concrete”. Soddisfazione guardando al passato, entusiasmo pensando al futuro: così il sindaco uscente di Albissola Marina, Gianluca Nasuti, candidato al terzo mandato con la sua lista civica “Albissola del Fare”, si presenta agli elettori a pochi giorni dal voto.
Il suo programma, spiega, porta avanti un’idea di paese che continua e si deve sviluppare, “perché è importante avere un’idea complessiva di paese, sapere dove si vuole andare“. Tanti i progetti importanti ma anche un’attenzione alla quotidianità e alle piccole cose, “perché è il giusto mix e la chiave vincente per una buona amministrazione”.
L’esperienza amministrativa di Nasuti parte da lontano, con quel mandato da vicesindaco di Nicolò Vicenzi 15 anni fa. Oggi, nella lista avversaria, sono presenti persone che facevano parte proprio dell’amministrazione Parodi a cui la coppia Vicenzi-Nasuti subentrò: “I 5 anni da vice sono stati una bella palestra – ricorda – perché abbiamo trovato un paese obiettivamente in ginocchio. Speculazioni immobiliari lontane dall’essere terminate come quella dell’ex Arcos, la collina dei Bruciati praticamente sotto sequestro: una situazione molto complicata, soprattutto urbanisticamente. Un decennio che si era concluso con la condanna del sindaco di allora per corruzione. Ci siamo messi di buona lena e, pezzo per pezzo, abbiamo ricucito e ricostruito“.
Se gli chiedi le cose fatte di cui va più orgoglioso, però, Nasuti ribalta la prospettiva e parte da ciò che non si è fatto: “E’ giusto guardare prima quello, perché è da lì che bisogna ricominciare – spiega – Una cosa che mi lascia ancora oggi un grande amaro in bocca è la mancata realizzazione dell’Aurelia Bis, un grande progetto che doveva cambiare la vita degli albissolesi. Mi sono insediato che cominciava il cantiere, ma di fatto fino ad oggi ci siamo dovuti ‘difendere’ da un’opera pubblica. Ora i lavori sono ripartiti: vigileremo, perché ci sono tante cose importanti che devono ancora essere fatti sul nostro territorio per mitigare gli effetti dell’infrastruttura. Speriamo venga ultimata e mi auguro davvero, se sarò eletto, di poter vedere la fine di un’opera che per me è stata di grande insegnamento”.
Chiamato a sottolineare una tra le tante cose fatte, Nasuti sceglie il contrasto al rischio idrogeologico: “Magari si vede poco, ma abbiamo fatto un grande lavoro. Appena diventato sindaco sono stato testimone dell’alluvione del 2014 e non me la dimenticherò mai: da quel momento la prevenzione del rischio idrogeologico è stata una priorità. Intercettando molti contributi abbiamo abbassato il livello del Sansobbia per circa un km, messo in sicurezza una parte importante del rio Basci, sistemato i rii minori e incominciato un lavoro di contrasto all’erosione della costa per preservare le nostre spiagge. Di questo lavoro mi permetto di andare orgoglioso perché lo abbiamo pianificato e progettato, abbiamo cercato i finanziamenti e pian piano stiamo sistemando il territorio”.
Quando gli chiedi un confronto tra il proprio programma e quello dello sfidante, Nasuti sceglie la carta dell’ironia: “Francamente il suo programma è un ‘superbignami’ del mio – punge – non c’è nulla di diverso da ciò che abbiamo fatto in questi anni e che ci proponiamo di fare in futuro, se non che è molto, molto, molto riassunto. Io invece sono orgoglioso perché abbiamo fatto un bel programma, inserendo dei bei progetti già avviati”.
Due quelli a cui tiene particolarmente. Il primo è “Albissola città dei parchi”, e prevede la realizzazione di un nuovo grande parco accanto a Parco Faraggiana: “Stiamo già lavorando con il Comune di Novara per un accordo definitivo che ci consenta di usare quelle aree e creare uno dei parchi, tra quelli all’interno di una città, più grandi del nostro comprensorio”. Una scelta mirata e dettata da una filosofia precisa: “In questi anni abbiamo fatto un grande lavoro di riqualificazione dei parchi perché ci siamo resi conto che sono una risorsa che migliora la qualità di vita dei cittadini”.
Il secondo punto riguarda invece i ragazzi: “Dall’inizio dell’anno abbiamo iniziato a sviluppare, partecipando già a qualche bando, un bel progetto che si chiama ‘Laboratori per il futuro’ che ha l’obiettivo di ridare vita ai locali della Santa Cecilia facendoli nuovamente diventare un centro di aggregazione giovanile, che manca a questa città”. L’esempio da seguire è quello del MuDA: “L’abbiamo aperto 10 anni fa e oggi è uno dei posti più frequentati dalla cittadinanza. Questo dimostra che, quando si aprono dei luoghi di socialità, poi le persone li frequentano e diventano luoghi essenziali per la comunità”. Per Santa Cecilia, l’idea del sindaco uscente è coinvolgere i ragazzi nella progettazione: “Bisogna un po’ abbandonare quel paternalismo che ci accompagna sempre, l’idea di sapere noi quello che vogliono i giovani. Siamo tutti genitori, e sappiamo che è molto più complicato di così. Spesso forse dovremmo ascoltarli e farci dire da loro che cosa vogliono”.
Nel weekend si vota, e l’appello di Nasuti è innanzitutto di recarsi alle urne qualsiasi sia la propria preferenza: “Credo che esercitare il diritto di voto sia importantissimo e bellissimo, un diritto conquistato con il sacrificio di molti. Andate dunque a votare per le elezioni europee e per le comunali”. Poi arriva l’invito a scegliere Nasuti: “Se pensate che sia stato un sindaco adeguato alle aspettative, sempre presente, in ascolto, che in questi 10 anni ha dato tutto quello che poteva dare e si è speso per Albissola, allora vi chiedo di dare il vostro voto ad ‘Albissola del Fare’. Abbiamo messo in piedi una bella lista civica, fatta di persone interessate, per bene e albissolesi, che vivono il paese e hanno deciso di mettere una parte del loro tempo a disposizione della città. Questa è una cosa importante: ci sono tante cose da fare e c’è bisogno di non fermarsi, di ricominciare subito con gente d’esperienza che sa quali sono i problemi e cosa va fatto“.