Albissola Marina. A due giorni dalle elezioni il candidato sindaco di “Albissola – Tradizione e Futuro”, Roberto Giallombardo, traccia il bilancio della sua prima campagna elettorale. “E’ stata una campagna elettorale che mi ha letteralmente entusiasmato – racconta – da neofita non pensavo fosse un’esperienza così coinvolgente. Incontrare persone, parlare e confrontarsi con loro, ragionare insieme del futuro di Albissola, raccoglierne i consigli ed i suggerimenti è stato un qualcosa che mi ha profondamente arricchito. Fare lo stesso con gli operatori economici, le tante associazioni sportive e di volontariato presenti sul territorio è stato altrettanto gratificante. Ma la cosa più bella è stata sentirsi spronato ed incitato a credere fino in fondo che la vittoria della nostra lista non sia, solo possibile, ma fortemente auspicata da tanti albissolesi”.
“Tutto questo – prosegue – ci ha portato a redigere un programma elettorale che l’attuale sindaco definisce un “bignami” del suo” (il riferimento è alla videointervista rilasciata ieri da Gianluca Nasuti, ndr). “Non potevo ricevere un complimento più bello: il nostro è un programma fatto di cose concrete e realizzabili. Abbiamo infatti tratto ispirazione, con orgoglio, da De Gasperi che affermava: ‘Cercate di promettere un po’ meno di quello che pensate di realizzare se vinceste le elezioni‘. Quello del sindaco viceversa è stato un vero e proprio autogoal, poiché la lunghissima lista delle cose presenti nel programma altro non è se non ciò che avrebbe dovuto fare e che non ha realizzato in ben 15 anni di amministrazione. Una vera e propria ‘autocertificazione’ del suo fallimento!“.
“Il mio gruppo – spiega poi Giallombardo – è composto da persone serie e oneste, dalle solide ed importanti esperienze lavorative che metteranno a disposizione di Albissola le loro ampie e variegate competenze, anche amministrative, il loro entusiasmo e tutto l’impegno che mette chi è ‘innamorato’ del proprio paese”.
“Sono anche molto contento – scrive poi – di come abbiamo condotto la campagna elettorale, mantenendo un’assoluta correttezza ed eleganza che gli albissolesi hanno saputo apprezzare. Abbiamo, infatti, fatto leva sulle nostre proposte e non attaccato l’altra lista benchè ne avessimo ben donde. Detto questo non posso non far notare come le dichiarazioni rilasciate dal sindaco proprio ad IVG siano quasi sbalorditive. Pur dando al sindaco le attenuanti dovute a due anni di Covid, penso che in 15 anni avrebbe potuto e dovuto fare di più (tralascio gli ultimi giorni in cui i lavori svolti, alcuni discutibili, hanno avuto solo funzione elettorale). Tre esempi su tutti. Parla di mitigazione del rischio idrogeologico come se gli albissolesi non avessero visto zone del paese completamente sott’acqua solo pochi giorni addietro. Racconta del progetto del nuovo parco Faraggiana quando l’unica idea che ha avuto è stata quella di aprire un cassetto e proporre come suo un progetto del 2008. Accenna a cultura e turismo, temi per me molto importanti che seguiremo direttamente con grande attenzione in quanto rappresentano il nostro biglietto da visita”.
“Siamo stufi che oggi Albissola venga rappresentata sui social media, non per le sue tante eccellenze ma, tristemente, per i cinghiali che invadono le nostre vie lasciando una vera e propria devastazione. La loro presenza altro non è che il risultato di una raccolta differenziata mal gestita che lascia in balia di questi ungulati i rifiuti diligentemente separati e conferiti dagli albissolesi. E qui mi fermo perché voglio essere, con la mia fantastica squadra, coerente con i comportamenti che abbiamo tenuto per tutta la campagna elettorale: non vogliamo rispondere agli attacchi o cadere nelle polemiche e nelle provocazioni in cui il sindaco ci vorrebbe coinvolgere, un comportamento che testimonia paura, arroganza e pochezza di argomenti da proporre. Modi di fare che ho da tempo evidenziando anche con un una lettera all’ A.N.P.I. albissolese, associazione che so essere molto attenta e sensibile su questo tema”.
“Detto ciò spero che tanti albissolesi si rechino alle urne per far valere il diritto – dovere del voto, una conquista preziosa che, grazie alla nostra lista e diversamente da 5 anni fa quando si presentò una lista unica, permette agli elettori la possibilità di scelta, perché grazie a noi oggi il cambiamento è possibile” conclude Giallombardo.