Celle Ligure/ Varazze. Nei giorni scorsi il sindaco di Varazze Luigi Pierfederici aveva affermato con forza che la Spiaggia delle ex Colonie Bergamasche: “E’ libera, di pubblica fruizione: non è privata”. Dichiarazioni che erano arrivate subito dopo la maxi inchiesta della Procura di Genova, che vede coinvolti Aldo Spinelli e il figlio Roberto e che sono a capo della Società Punta dell’Olmo che sta riqualificando la zona e quindi anche la spiaggia delle ex Colonie.
Dichiarazioni che però non sono passate inosservate e tanto meno andate giù al gruppo della minoranza “Varazze Domani”: “In merito alle intercettazioni emerse sui giornali nazionali e perfino su alcuni servizi televisivi sempre di caratura nazionale tra il Presidente Toti e l’ex sindaco di Varazze Alessandro Bozzano, leggiamo oggi sui quotidiani una dichiarazione del Sindaco Pierfederici molto asettica, pacata e tecnica che si limita a dichiarare che la spiaggia è di pubblica fruizione”.
“Come gruppo di opposizione Varazze Domani, ma anche come cittadini indignati dell’accaduto, ci sembra giunto il momento che il sindaco Luigi Pierfederici, la Giunta e la Maggioranza di “Essere Varazze” prendano una posizione chiara e definitiva in merito alla “questione politica” che coinvolge il loro mentore, fondatore del gruppo Essere Varazze, Alessandro Bozzano. Da quanto letto finora infatti emergerebbe chiaro un quadro molto grave di come un amministratore pubblico fosse asservito ad interessi di privati”, proseguono.
“Non comprendiamo come la maggioranza di Essere Varazze non abbia ancora preso una posizione a tutela dell’interesse pubblico, della dignità e dell’integrità delll’ente anche se ciò non ci stupisce completamente poiché anche su altre rilevanti questioni come quella sanitaria (la mancanza di una struttura per il levante savonese proprio a Varazze) e quella del Rigassificatore la giunta Pierfederici non ha saputo (o voluto?) esprimersi in modo autonomo – spiegano -. Noi temiamo che questo atteggiamento sia tenuto semplicemente per non scontentare il Consigliere regionale Bozzano (che viene addirittura citato nel documento di programmazione comunale come elemento centrale)”.
“In assenza di una tale presa di posizione tutto farebbe pensare che la “linea Bozzano” sia quindi stata integralmente condivisa da tutta la Maggioranza di Essere Varazze e, al di là dei legittimi accertamenti legali che la Magistratura sta portando avanti, appare evidente sia la “non-indipendenza” del Sindaco sia il disinteresse verso gli aspetti prioritari per la nostra città”, concludono.
Sulla questione sono intervenuti anche Claudia Callandrone e Daniele Defelice, consiglieri del Gruppo Misto: “Quali consiglieri del Gruppo misto, del consiglio comunale di Varazze, condividiamo appieno la dichiarazione resa dal gruppo di opposizione Varazze domani – affermano – La nostra posizione è sicuramente particolare in quanto , prima di essere epurati , appartenevamo al gruppo consiliare di Essere Varazze”.
“La nostra integrità e il nostro aver percepito situazioni non del tutto chiare ha fatto sì che non potessimo continuare il nostro percorso in quel gruppo. Alla luce dei bei noti fatti, di dominio pubblico addirittura a livello nazionale, riteniamo urgente e chiediamo con fermezza che il sindaco Pierfederici, la giunta e la maggioranza tutta di essere Varazze si esprima in modo chiaro ed inequivocabile in merito alla propria posizione, che speriamo di dissociazione, dal comportamento del consigliere regionale Alessandro Bozzano”.
“La nostra posizione garantista non può comunque non chiedere chiare espressioni e prese di posizione circa molteplici questioni in merito alle quali la giunta comunale di Varazze è apparsa più sensibile alla linea indicata da Bozzano che non al bene della città, la questione del rigassificatore in primis. Certi che il sindaco di Varazze non potrà nascondersi per l’ennesima volta concludono dal Gruppo Misto – con fiducia attendiamo risposte sincere e trasparenti”.