Minaccia

Fentanyl, la Liguria si prepara ad arginare la “droga degli zombie”. Gratarola: “Rischio concreto”

L'esperta: "Attraverso il dark web la diffusione può avvenire rapidamente". La Regione e le Asl pronte a recepire le linee guida del ministero della Salute

Generico maggio 2024

Genova. Inizia a fare davvero paura anche in Italia e quindi anche in Liguria l’arrivo del fentanyl. Negli Stati Uniti, nell’ultimo anno, il 70% di morti per overdose è stato causato da questa sostanza, la cosiddetta “droga degli zombie”.

Negli ultimi giorni la molecola del fentanyl è stata rilevata a Perugia dopo che un dipendente da eroina ha riportato ai medici di avere riscontrato strani sintomi dopo una dose: la sostanza è stata analizzata in un laboratorio e oltre all’eroina, alla codeina e al diazepam, nel mix è stato rilevato un 5% di fentanyl.

“Il rischio di diffusione è concreto – ha detto l’assessore regionale alla Sanità della Regione Liguria, Angelo Grataroladurante il punto stampa settimanale in sala Trasparenza, confermato nonostante la bufera giudiziaria legata alla maxi-inchiesta – il dipartimento di prevenzione antidroga del ministero della Salute ha lavorato a un piano di contrasto che recepito in conferenza stato – regioni.

E’ quindi stata attivata anche in Liguria la procedura informativa con l’allerta ai Dipartimenti per le Dipendenze, ai responsabili delle Comunità Terapeutiche e alle Unità Mobili di strada.

“Il fentanyl – continua Gratarola – è un morfinico di sintesi ampiamente usato in anestesia, la diffusione in Italia in questo momento è ancora bassa ma negli Stati Uniti la situazione è drammatica, perché è così pericoloso? Usato come farmaco da taglio dell’eroina, se viene iniettato, stante il fatto che è fortemente liposolubile è in grado di agire in tre, quattro minuti”.

“Quindi – sottolinea l’assessore – il rischio è di avere degli effetti collaterali drammatici tra cui la morte per depressione respiratoria, poi la durata di azione non è elevatissima, tra i 30 e i 60 minuti, almeno nelle prime dosi, ma è per questo che il paziente si sveglia e si riaddormenta, con questo comportamento ciondolante, come uno zombie appunto, come si vede nelle tante immagini che arrivano dall’America”.

Sonia Salvini, referente Asl3 e Alisa per le Dipendenze avverte: “Le droghe si trovano facilmente nel dark web e rispetto ad altre ‘merci’ impiegano molto meno tempo a diffondersi, per questo è importante non farsi trovare impreparati”.

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