Liguria. “A sei mesi dall’inizio della crisi, con il 76% delle navi che prima transitavano dal Mar Rosso e che ora hanno cambiato rotta, optando per itinerari più lunghi di almeno il 40% e più costosi per tempo, forza lavoro e carburanti, il governo non ha ancora adottato strategie e interventi concreti per sostenere la circolazione delle merci e prevenire gli impatti economici sugli utenti finali. Le risposte del Governo attraverso il sottosegretario Ferrante sono state vaghe, con tanti ‘valutare’ e ‘in attesa di capire’, ma nulla di concreto e dirimente. È stata data comunicazione delle iniziative di security marittima che condividiamo, ma sul resto non ci sono stati interventi determinanti a supporto del settore e della catena di valore che è in sofferenza”.
Così la deputata e vicepresidente Pd alla Camera Valentina Ghio dopo la risposta alla sua interrogazione da parte del sottosegretario al Mit Tullio Ferrante.
“Le ripercussioni per i porti italiani sono elevate e la complessità della congiuntura internazionale con i suoi mutamenti continui contribuisce a rendere la gestione del traffico nei porti più che mai variabile: il Governo avrebbe dovuto affrontare la situazione con urgenza, attraverso misure di monitoraggio, controllo e sostegno, invece per quanto riguarda l’impatto economico, le perdite che il nostro sistema portuale e le aziende dei settori più colpite da questa crisi stanno subendo, è ancora tutto in stand by, senza la capacità di offrire sostegni reali e incisivi”, conclude Ghio.