Pressing

Corruzione in Liguria, minoranze in Regione: “Toti si dimetta e si vada subito a elezioni”

"Il centrodestra dimostra scarsa sensibilità istituzionale"

consiglio regionale aprile 2024

Liguria. “Ci sono due questioni che emergono dalle recenti vicende che vedono la Procura della Repubblica impegnata nell’applicazione di misure cautelari nei confronti del presidente Giovanni Toti, di Paolo Emilio Signorini e altri imprenditori e personalità del panorama genovese e ligure con l’accusa di corruzione: la prima di carattere giudiziario in cui la magistratura penale deve fare il proprio corso, senza che nessuno, come già successo, faccia inopportune illazioni sull’operato. La seconda di carattere politico in cui si evidenzia che la maggioranza in Consiglio Regionale sta perdendo i pezzi ormai da anni e gli eventi di questi giorni hanno definitivamente affossato politicamente la maggioranza e la Giunta Toti”.

Lo dichiarano il Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale Gianni Pastorino e la presidente di Linea Condivisa Rossella d’Acqui.

“Aldilà della questione giudiziaria, su cui nutriamo completa fiducia nella magistratura penale con la piena possibilità per gli imputati di difendersi, il problema resta solo ed esclusivamente politico. Riteniamo il passaggio del testimone e la consegna, ad interim, della guida della Regione al Vice presidente Piana inopportuna e inadeguata”.

“Dalla netta vittoria del centrodestra in Liguria nel 2020 a oggi si è consumata la crisi di un sistema, passando prima dalla folle gestione della sanità in capo per due anni al Presidente Toti, alle difficoltà nell’interpretare i bisogni del territorio (uno su tutti il caso del rigassificatore nel golfo di Vado). Per passare poi al rapporto complesso con le altre autonomie locali a una mancanza di chiarezza nei rapporti con imprenditoria e con il mondo economico genovese e ligure a cui aggiungiamo una mancanza di sobrietà nel rappresentare le istituzioni”.

“Oggi Toti dice che lavorava per la Liguria, nel frattempo, se questa ambigua e precaria situazione dovesse perdurare mesi, le difficoltà di questa regione diventerebbero intollerabili. Quindi lo ribadiamo, aldilà della questione giudiziaria, Toti deve dimettersi e bisogna andare a elezioni nel tempo più veloce possibile. Questa regione non ha bisogno di assestamenti di bilancio o leggi di bilancio precarie ma di un rilancio vero dal punto di visto sociale, economico e politico per poter uscire dalla situazione in cui ci sta lasciando questo governo di centrodestra”.

“Per questo pensiamo necessario, da subito, un confronto serrato tra le forze politiche di sinistra, centrosinistra e progressiste per mettere in campo le miglior candidate e candidati e per delineare già da subito le necessità programmatiche per questa regione” concludono gli esponenti di Linea Condivisa.

“A prescindere dal corso delle indagini che auspichiamo coinvolgano tutte le vicende ed i territori interessati, Toti e la sua giunta devono dimettersi; come cittadini non possiamo avere fiducia in istituzioni, Regione e Comuni oggetto di indagine; non possiamo più avere fiducia in un certo modo di intendere la politica e l’amministrazione del territorio” aggiunge Rifondazione Comunista Liguria.

“Se, come pare, non si dimetteranno, riteniamo necessario l’intervento di poteri sostitutivi provvedendo allo scioglimento dei Consigli e a nuove elezioni” conclude il partito ligure.

“Le reazioni del centrodestra all’inchiesta che ha coinvolto Toti e molti esponenti di primo piano della Pubblica Amministrazione e delle imprese liguri sono significative – scrive su Facebook il senatore Franco Mirabelli, vicepresidente del Gruppo Pd al Senato -. Trincerarsi dietro il garantismo dimostra scarsa sensibilità istituzionale”.

“È vero e giusto aspettare il terzo grado di giudizio per capire se ci sono responsabilità penali ma ciò non toglie che, dalle indagini, emerge un quadro in cui non era l’interesse pubblico a guidare le scelte della Regione Liguria. O si riconosce che questo è un vulnus e una grave responsabilità politica più che sufficiente per giudicare e chiudere definitivamente quella esperienza amministrativa, o si allontana ancora di più la politica dai cittadini” conclude.

“Le vicende degli ultimi giorni fanno emergere un quadro a dir poco inquietante. Al di là dell’aspetto giudiziario, che farà il proprio corso, c’è il tema politico: quel “metodo Toti” – pienamente condiviso da tutta la maggioranza di centrodestra – che il nostro partito denuncia da anni e rispetto al quale occorre una inversione di rotta totale – affermano dal PD savonese -. Crediamo che il presidente Toti debba dimettersi, per rispetto di una Regione Liguria che ha bisogno di un’amministrazione nel pieno delle proprie funzioni e della propria autorevolezza. Come in tutto il territorio regionale, continueremo a lavorare per la costruzione di un fronte allargato, politico e sociale, che proponga un’alternativa forte e credibile al centrodestra e soprattutto a un modo di intendere e di praticare la politica e il governo del territorio che va ribaltato completamente, a partire da una vicenda esemplare come quella del rigassificatore”.

E qui l’intervista al segretario regionale del PD Davide Natale, con la richiesta di dimissioni con elezioni anticipate, rafforzando ancora la presa di posizione delle minoranze in Regione.

Più informazioni
leggi anche
giovanni toti
Scenari
Arresto Toti, il futuro è in bilico. L’avvocato: “Farà valutazioni insieme alla sua maggioranza”
guido crosetto
Il commento
Corruzione in Liguria, Crosetto: “Con la logica usata per Toti, si potrebbero arrestare anche i magistrati”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.