Noli. “Il progetto della variante al tracciato S.S.1 dell’Aurelia di Capo Noli che prevede l’apertura di un nuovo tunnel rischia di devastare uno degli ambienti più interessanti ed esclusivi d’Europa. L’area d’interesse comunitario compresa tra Capo Noli e
Varigotti ospita numerose specie, molte delle quali seriamente minacciate dalla cementificazione, dallo sfruttamento delle spiagge, dai cambiamenti climatici, dal turismo inconsapevole che estirpa e danneggia le specie ed ora anche dall’infrastruttura citata che potrebbe essere compiuta a breve”.
Lo afferma il WWF savonese, che interviene nel dibattito sulla possibile realizzazione dell’opera viaria, citando lo studio condotto dal professore Domenico Francesco Robasto sulle ricadute ed effetti che avrebbe la nuova infrastruttura.
“Lo scempio avrebbe ricadute negative anche sul turismo locale attratto dalla straordinaria bellezza del paesaggio, caratterizzato da rocce calcaree di colore biancorosato ricchissime di fossili, sulle quali crescono specie endemiche di grande bellezza e rarità. Si cita innanzitutto il vilucchio di Capo Noli Convolvulus sabatius diffuso esclusivamente a Capo Noli, al Malpasso (comune di Finale Ligure) e sulle pendici meridionali del monte Mao (comune di Bergeggi). Un altro endemismo è Campanula isophylla Moretti che cresce esclusivamente nell’
areale compreso tra Capo Noli e Verezzi. Endemica della Liguria di ponente è Campanula sabatia De Not nota come Campanula di Savona, che cresce sulle rupi di Capo Noli, in ambiente arido, basofilo dal livello del mare fino a 1000 metri di altitudine. Sulle rocce che costeggiano l’Aurelia si notano in primavera macchie di colore lillaporpora di Malva subovata (DC.) Molero & J. M. Monts. Le falesie del luogo ospitano Anthyllis barba- jovis L. (Vulneraria barba di Giove), rarissima e localizzata in Liguria. Tra le rocce e sugli scogli fiorisce precocemente in primavera Brassica montana Pourr. (Cavolo delle rupi), e così via…” precisa il professore.
“Oltre alle specie endemiche e subendemiche citate, Capo Noli ospita numerosissime altre essenze meno rare, ma di grande interesse naturalistico”.
“Capo Noli con i suoi monti che si riflettono sul mare limpido e cristallino, avvolto nel silenzio della sua baia, è un angolo di paradiso e di biodiversità unico al mondo che deve essere tutelato e difeso da opere faraoniche come il progetto del nuovo tunnel stradale che comprometterebbero irrimediabilmente questo fragilissimo ecosistema e le sue specie” conclude il professore nel suo studio.