Bragno. “Torno a Bragno dopo 16 anni “. Era la stagione 2008/2009 e sulla panchina biancoverde sedeva proprio lui. Dopo i recenti rumors sempre più insistenti, la società del presidente Ferraro, già numero uno del club ai tempi, ha annunciato il suo ritorno: riecco mister Ermanno Frumento.
“Io in Val Bormida mi sono sempre trovato benissimo – dichiara Frumento -. Ed anche qui perché il presidente è un grande appassionato di calcio come me. Si è verificata questa opportunità ed ho incontrato il direttore generale Massimo Mignone che è un vecchio amico. Per me è stato un piacere. Bragno ha una realtà piccola ma estremamente consolidata. Ci sono persone veramente appassionate e che amano questa società, portata avanti in una situazione estremamente difficile. Una piccola oasi che è sempre riuscita a tenersi in piedi tra dei giganti. Non è facile costruire squadre con intorno Cairese, Carcare e adesso Millesimo”.
Ad affiancarlo ci sarà Stefano Caredda, suo ex giocatore ma anche collaboratore tecnico nell’ultima esperienza al Città di Savona: “Io metto sempre avanti i rapporti umani. Oltre ad essere un grande conoscitore di calcio per la sua esperienza, Caredda ha una grandissima umiltà. Ci siamo trovati sempre bene, anche quando abbiamo collaborato in panchina in un momento estremamente difficile per me. Ci sentivamo sempre per telefono. Lui è stata la prima persona a cui ho pensato“.
La programmazione per la prossima stagione inizia con la volontà di non porre alcun limite e mantenere un telaio riconducibile al percorso dei valbormidesi nelle ultime annate: “La Promozione è la nostra Serie A. Questo non significa che, se si crea una squadra con valori tecnici importanti e un gruppo molto unito, non si possano ottenere dei buoni risultati. Con un po’ di presunzione vogliamo finire nella parte sinistra della classifica, con un po’ di umiltà ci vogliamo salvare. Ho intenzione di confermare quasi tutta la rosa. Ci sono dei giocatori tecnicamente validi e il fatto che giochino insieme da anni sarebbe sicuramente un grande vantaggio. Poi quei 3/4 innesti, soprattutto i giovani, che dovrebbero dare ancora più forza alla squadra”.
“La mia grande speranza è poter affrontare il Savona in Promozione“. Resta immutato l’affetto verso i colori biancoblù e il tifo in un salto di categoria che è diventato più complicato con le due sconfitte con Suberba e Argentina. Frumento però guarda il bicchiere mezzo pieno: “Credo che ci sia ancora lo spazio vincendo due partite. Da fuori mi sento di dire una cosa sola: nessuna scusa, testa bassa e pedalare”.
“Alle 900 panchine ne mancano 39. Se tutto va bene e il mio fisico lo permette, ci devo assolutamente arrivare. Ci tengo per tanti motivi“, chiosa il tecnico con l’entusiasmo di sempre.