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Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino: “Simbolo universale dell’impegno costante contro la mafia e per la giustizia” fotogallery

L'opera decora una delle facciate dell'istituto comprensivo di via Trilussa

Borghetto Santo Spirito. “Gli uomini passano, le idee restano. Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta. La paura è umana, ma combattetela con il coraggio”. Sono le frasi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che accompagnano il nuovo, grande murales dedicato alla loro memoria quali simboli della lotta contro la mafia e per la legalità che, da stamattina, decora la facciata dell’istituto comprensivo Val Varatella di Borghetto Santo Spirito.

Come annunciato la settimana scorsa, questa mattina si è tenuta la cerimonia di scopertura dell’opera, realizzata dagli artisti dell’associazione LucArtigiano con il contributo di Comune, Business Voices e Il Maestrale. Erano presenti i membri dell’amministrazione comunale di Borghetto Santo Spirito e di numerosi Comuni limitrofi, oltre alle autorità civili e militari del territorio, insieme agli alunni delle scuole borghettine e agli studenti dell’istituto Falcone di Loano e ai ragazzi del liceo musicale “Giordano Bruno” di Albenga, che hanno eseguito le musiche che hanno accompagnato la cerimonia.

A prendere la parola per primo è stato il sindaco Giancarlo Canepa, che ha ricordato perché ancora oggi è vitale ricordare le figure dei giudici Falcone e Borsellino. Di seguito il suo discorso.

Sono le 17:56 del 23 maggio 1992: un’esplosione squarcia l’autostrada che collega l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo, nei pressi dell’uscita per Capaci: 5 quintali di tritolo distruggono cento metri di asfalto seminando morte e terrore. Un’esplosione enorme, registrata persino dai sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica. Muore Giovanni Falcone, magistrato simbolo della lotta antimafia, la moglie Francesca Morvillo e 3 agenti della scorta.
19 luglio, sono passati appena 57 giorni. Alle 16:58 un’altra tremenda esplosione: questa volta in piena città. Il magistrato Paolo Borsellino, impegnato con Falcone nella lotta alla mafia, viene ucciso insieme a 5 agenti della scorta mentre stava andando a trovare la madre in via D’Amelio, a Palermo.
Sono passati 32 anni da quelle terribili stragi, eppure il ricordo drammatico di quei giorni lontani permane in ognuno di noi e provoca, tuttora, orrore e indignazione. A questi sentimenti, negli anni, si è aggiunto anche il timore che il sacrificio di tante persone, cadute nella lunga lotta alla mafia, si rivelasse inutile.
Da qui la necessità di ricordare, di perpetrare la memoria, di sensibilizzare le coscienze, di non disperdere uno degli esempi più alti e nobili di attaccamento alle istituzioni, di rispetto per la legalità e di senso dello Stato.

Vi leggerò un breve ma significativo passaggio del discorso pronunciato da Paolo Borsellino alla veglia funebre per Giovanni Falcone (Palermo 20 giugno 1992)
“Non poteva ignorare, e non ignorava, Giovanni Falcone l’estremo pericolo che egli correva, perché troppe vite di suoi compagni di lavoro e di suoi amici sono state stroncate sullo stesso percorso che egli si imponeva. Perché non è fuggito; perché ha accettato questa tremenda situazione; perché non si è turbato; perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? PER AMORE! La sua vita è stata un atto d’amore verso questa sua città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui e per coloro che gli sono stati accanto in questa meravigliosa avventura, amore verso Palermo, ha avuto ed ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era ed è possibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e professionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene.”

La memoria di persone come Falcone e Borsellino continua ad accompagnarci anche e soprattutto con iniziative come quella di oggi. Il loro lavoro, il loro sacrificio, ha smosso le coscienze, rompendo i meccanismi di accettazione della convivenza con la mafia, che costituiscono la vera forza della mafia. La famiglia, la scuola e ogni altra realtà educativa, hanno il dovere di insegnare il concetto di legalità, il rispetto per gli altri e l’importanza della libertà per una pacifica convivenza.
A volte, però, la fiducia nelle istituzioni viene messa a dura prova. Capita, anche nella nostra realtà, di vivere situazioni che facciamo fatica a comprendere.
Non ci capacitiamo, ad esempio, di come possano a volte rimanere così a lungo impuniti, nonostante il prezioso lavoro delle forze dell’ordine che non mi stancherò mai di ringraziare, coloro che sono palesemente responsabili di furti e di spaccate ai danni delle nostre attività commerciali, persone che hanno compromesso la nostra tranquillità quotidiana.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

In questi momenti di scoramento non dobbiamo arrenderci alla sfiducia, ognuno deve continuare a fare con lucidità la sua parte ad ogni livello di responsabilità, nel pieno rispetto della legalità e delle singole competenze affinché i concetti e gli ideali che oggi celebriamo non rimangano parole al vento ma vengano declinati in atti concreti.
Il murales che tra poco verrà inaugurato, è ispirato a un famosissimo scatto del fotografo Tony Gentile ed è molto di più di un semplice omaggio a Falcone e Borsellino: vuole essere un simbolo universale dell’impegno costante contro la mafia e per la giustizia.
Mi rivolgo a voi ragazzi che siete la nostra speranza, il nostro futuro: siate liberi, non abbiate mai paura di dire la verità, impegnatevi per un mondo migliore e non smettete mai di lottare per gli ideali in cui credete.

L’assessore alla pubblica istruzione Celeste Lo Presti ha aggiunto: “Oggi siamo qui per condividere un momento molto importante, non solo per l’amministrazione ma per tutta la cittadinanza. Come Comune, abbiamo accolto subito con grande favore la proposta di realizzare questo murales sulla facciata dell’istituto scolastico. Il risultato è quello che vediamo oggi, frutto di un lavoro molto importante di diverse persone che voglio ringraziare: Barbara Faccini e il settore della pubblica istruzione; Elena Burastero e staff del settore lavori pubblici; Michele Manera dello staff del sindaco; il comando di polizia locale con il comandante Enrico Tabò e l’agente Fabio Crozza; poi l’associazione LucArtigiano e Voices; il dirigente scolastico Andrea Rossato e la scuola, con Daniela Corona e le insegnanti. E poi grazie ai ragazzi per aver partecipato con entusiasmo e impegno a questo progetto che spero rimanga per sempre nel vostro cuore”.

Il vicario del questore di Savona, Domenico Chierico, ha poi detto: “Quest’ora sottolinea quanto sia importante conservare la memoria e tramandare la cultura della legalità, che è sempre stato il faro di Falcone e Borsellino e di tutti ci collaboratori delle forze di polizia. Il murales li raffigura in un’immagine diventata ormai iconica, a distanza di oltre trent’anni dalla loro scomparsa. Nel 1992 si concluse il maxi processo, iniziato nel 1986, che fu il primo grande processo contro la criminalità organizzata. Un procedimento che si concluse con tantissime condanne, ben 19 ergastoli e 3 mila anni di carcere a cui furono condannati i responsabili di omicidi, estorsioni e gravi reati. Le stragi in cui persero la vita Falcone e Borsellino furono la reazione che quella maledetta mafia volle mettere in atto in risposta a questa forte affermazione dello Stato. A Palermo e in tutta Italia il clima era pesante, ma magistrati e collaboratori continuavano a lavorare con coraggio. Proprio come hanno fatto Falcone e Borsellino, fino all’estremo sacrificio. Il 1992 segnò una svolta nella cultura giuridica, perché alle forze di polizia furono forniti strumenti di contrasto alla mafia in vigore ancora oggi. Le stragi, dal canto loro, segnarono un cambiamento di mentalità, l’inizio di un’avversione diffusa nei confronti della mafia ed una presa di coscienza da parte di tutti, che sentirono il dovere di cominciare a combattere l’illegalità. Noi abbiamo il dovere di ricordare questi eventi per continuare a costruire questa cultura della giustizia, una cultura che deve essere tramandata e deve permeare il Dna dei giovani”.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

Andrea Rossato, dirigente dell’istituto comprensivo, ha poi detto: “Bufalini una volta disse che la mafia sarebbe stata sconfitta da un esercito di maestri elementari che avrebbe insegnato ai ragazzi a isolare il fenomeno mafioso. Perché la scuola rappresenta lo Stato. La fine della mafia sarà decretata dai ragazzi, grazie a tutto ciò che ogni giorno faranno di buono”.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

Nadia Dalmasso, responsabile dell’ufficio scolastico provinciale, ha sottolineato: “La legalità è un tema molto sentito dal Ministero. Il fatto che oggi, a due giorni dalla giornata nazionale della legalità, avvenga questa scopertura è un segnale molto forte di quanto sia necessario e importante continuare a promuovere questo messaggio. Falcone e Borsellino hanno fatto di giustizia e legalità lo scopo delle loro vite, dunque questo murales diventa un monito, un invito a ricordare che legalità e rispetto e un comportamento corretto devono accompagnarci per tutta la vita. Solo così, solo attraverso questi piccoli passi, si può fare la differenza e costruire mondo migliore”.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

Paola Cristiani e Stefania Verando di Bni Business Voices hanno sottolineato l’importanza, per gli imprenditori, di “portare la bellezza nel mondo”. Cristiani, che ha lanciato per prima l’idea di realizzare il murales, si è detta “felice che il sindaco abbia accolto la mia idea. Sono contenta e fiera, come abitante di Borghetto, del fatto che il frutto di questa mia idea resti nel futuro della mia città e a tutti questi ragazzi qui oggi presenti”.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

Dopo i ringraziamenti di Pietro Di Stefano, presidente di LucArtigiano, è stato scoperto il murales.

Borghetto, inaugurato il murales dedicato a Falcone e Borsellino

La scopertura è stata accompagnata dall’Inno di Mameli, eseguito dagli studenti del liceo musicale di Albenga.

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