Borghetto Santo Spirito. È in programma martedì 21 maggio, alle 11, l’inaugurazione del murales dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e realizzato in via Trilussa, davanti all’istituto comprensivo di Borghetto Spirito.
La presentazione del progetto è avvenuta questa mattina in sala consiliare, alla presenza del vicesindaco Luca Angelucci, dell’assessore Celeste Lo Presti, del comandante della polizia locale Enrico Tabo’, degli insegnanti e degli alunni dell’istituto comprensivo e dei rappresentanti dell’associazione LucArtigiano, di Business Voices e Il Maestrale.
Il vicesindaco Luca Angelucci ha detto: “Si tratta di un progetto bellissimo, frutto della collaborazione tra parte pubblica e parte privata. Il Comune ha apprezzato l’idea e l’ha appoggiata. Oggi ricordiamo due persone speciali che hanno dato la vita per un ideale altissimo, quello della giustizia. Il ricordo di Falcone e Borsellino ci costringe oggi a interrogarci sul significato di libertà e giustizia, valori che la società ha deciso di considerare tali ma che bisogna sempre perseguire e difendere. I valori sono qualcosa da ricercare e proteggere ogni giorno. E possiamo farlo solo noi. Quindi alleniamoci a cercare la giustizia”.
“Falcone e Borsellino ci insegnano questo allenamento alla giustizia. Anche quando hanno avuto la sensazione di rischiare la vita, hanno comunque ricercato la giustizia nella certezza di essere nel giusto. Questo lo rende dei grandi e quasi dei santi della società civile per il loro sacrificio. I loro sguardi, i loro sorrisi sono l’espressione della giustizia e questo murales sarà un monito per tutti”, ha concluso.
L’associazione LucArtigiano realizzerà il murales. Il presidente Pietro Di Stefano ha spiegato: “Falcone e Borsellino hanno fatto fino all’ultimo il loro dovere, trasformando il loro impegno in un vero e proprio sacrificio. E si sono sacrificati per tutti noi. È per questo che è importante ricordare le loro figure, specie tra i più giovani, che sono coloro che dovranno portare avanti i loro ideali. Passandoci davanti, speriamo che il murales aiuti i ragazzi a ricordare che Falcone e Borsellino hanno dato la vita per loro. Il murales sarà realizzato con una tecnica che prevede l’uso di spatole e pennelli per le parti più minute”.
“Inizialmente il murales doveva essere realizzato nell’area esterna del palazzetto dello sport ma poi è stato deciso di posizionarlo sul muro davanti alle scuole, perché vogliamo che questa prima opera sia l’inizio di un progetto legato alla legalità, – ha detto l’assessore Celeste Lo Presti. – Ringrazio il dirigente scolastico Rossato e gli studenti per aver accolto questo progetto”.
Simona Degola di Business Voices ha aggiunto: “Ci occupiamo di ‘donare’ ai territori adottando progetti, firmandone di nuovi e aiutando quelli che non riescono a proseguire e che sono frutto di collaborazione tra il pubblico e le aziende del territorio”.
A seguire, le parole di Stefania Verando de Il Maestrale di Loano: “Il nostro motto è ‘Come posso aiutarti?’. E questo è ciò che cerchiamo di portare sul territorio con il nostro lavoro”.
Il dirigente scolastico Andrea Rossato: “Il murales deve portare con sé un messaggio chiaro. La mafia è un fenomeno umano e perciò deve avere una fine. Lo diceva Paolo Borsellino. E la sua fine deve partire dalla scuola, che è la rappresentazione dello Stato insieme agli insegnanti. La scuola rappresenta tutto ciò che non è la mafia. Questo murales è un evento straordinario ma il messaggio è sempre quello. Qualsiasi cosa si faccia, la si faccia con gentilezza, sempre rivolti verso gli altri e verso chi ha bisogno. Questo significa lottare contro la mafia. E per rappresentare questo messaggio non c’erano personaggi migliori di Falcone e Borsellino. La lotta alla mafia è quotidiana, perché si può essere mafiosi in grande e in piccolo”.
Teresa Parodi, rappresentante di istituto: “Oggi sono qui come mamma. In questi i nostri ragazzi hanno lavorato tantissimo sul tema della legalità concentrandosi su due personaggi che sono figure chiave della nostra storia contemporanea. I ragazzi tornavano a casa emozionati e pensierosi e curiosi di conoscere meglio la storia di Falcone e Borsellino e della loro lotta alla mafia e per la legalità. Questo progetto ha raggiunto un obiettivo importante che è la sinergia tra ragazzi, scuola e famiglie. I ragazzi hanno capito il bene e il male che può arrivare dalla società ma soprattutto che devono impegnarsi in prima persona per la giustizia e la libertà”.
“Oltre le nuvole c’è sempre il sole. Quindi oltre la mafia c’è sempre la legalità, la giustizia. Dobbiamo sempre ricordiamocene tutti e specialmente i ragazzi, che saranno chiamati a impegnarsi in prima persona”, ha dichiarato in chiusura l’assessore Lo Presti.