Savona/Loano/Finale Ligure. Durerà fino al 31 dicembre 2024 (durata totale 18 mesi) il progetto “Il percorso sulla sicurezza” che ha come finalità quelle di prevenire e contrastare il fenomeno dell’incidentalità stradale causata dalla guida in stato di ebrezza o a seguito dell’assunzione di sostante stupefacenti, con particolare riguardo alla fascia d’età giovanile fino ai 25 anni.
Il progetto è stato totalmente finanziato dal dipartimento politiche anti droghe. Asl2 ed in particolare il Serd (Servizio Dipendenze afferente al Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze) hanno un ruolo specifico nell’implementazione della sicurezza stradale. Oltre ad Asl2 sono partner del progetto il Comune di Savona (capofila), il Comune di Loano, il Comune di Finale Ligure e la Regione Liguria.
L’obiettivo primario è quello di avere poi un miglioramento della raccolta, un’analisi e una diffusione dei dati infortunistici ed epidemiologici relativi all’uso delle sostanze e dell’alcool nella nostra provincia e alla correlazione con gli incidenti stradali.
Obiettivo secondario è quello di una predisposizione di un innovativo servizio per il territorio incentrato su controlli stradali espletati con l’assistenza in loco del personale sanitario per ridurre l’incidentalità stradale.
Il terzo obiettivo è quello di sviluppare un percorso psico-educativo di sensibilizzazione e prevenzione ai rischi della guida in stato di alterazione psico-fisica da alcool e droga correlata. E per fare ciò si è pensato ad un coinvolgimento, unitamente al Comune di Savona e gli altri Comuni partecipanti, degli istituti secondari di secondo grado della provincia di Savona per il reclutamento dei peer educator. Ma anche il coinvolgimento delle scuole guida e della motorizzazione dove quei peer educator andranno a fare sensibilizzazione.
Un terzo “provvedimento” prevede la realizzazione di un percorso di sensibilizzazione da offrire ai segnalati alla Commissione patenti per guida in stato di alterazione e la predisposizione di percorsi all’interno dell’Asl di lavori socialmente utili, in convenzione con il Tribunale di Savona.
Un progetto che ha visto visto coinvolti più parti dalla Polizia Municipale al Comune di Savona (che ha deciso di fare un partenariato e presentare domanda per il bando) passando per il Serd, che ha sviluppato tutta la parte psicoeducativa con la psicologa dottoressa Rachele Donini e il direttore, il dottor Roberto Carrozzino.
“Prenderemo anche del personale ad hoc coi i fondi di questo progetto – afferma la dottoressa Donini – acquisiremo un educatore e un terapista della riabilitazione che andranno a lavorare nelle scuole. Avranno il compito di individuare e formare i peer che dovranno diventare figure di riferimento per i ragazzi, soprattutto per quelli che hanno avuto delle recidive”.
“Andremo anche all’università di Genova, precisamente nel corso di Scienze della Formazione che si tiene al Campus di Savona – prosegue – per individuare dei peer educator più adulti. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro con la presenza di due psicologi io che lo coordino e poi il dottor Maurizio Calza. Fa parte dell’equipe anche un’educatrice Mariachiara Bosco e inseriremo anche le nuove figure che stiamo acquisendo che avranno appunto un compito specifico sui peer”.
“La selezione dei peer avverrà tramite una autocandidatura – conclude – poi effettueremo un colloquio con i professori e infine una nostra valutazione”.
Nella giornata di ieri il Comune di Loano ha organizzato l’evento “Istituzioni in rete contro gli stupefacenti” nel quale è stato, appunto, presentato il progetto “Il percorso sulla sicurezza”. Hanno preso parte all’evento i ragazzi dell’Istituto Falcone ai quali è stato proposto di presentare la propria candidatura come peer.
