Entusiasmo

“Savona alza la testa”: presentati al Priamar i temi per la candidatura a Capitale della Cultura 2027

Il sindaco Russo: "In questo decennio la città deve completare la sua transizione e imboccare una nuova identità"

Savona. Savona Capitale Italiana della Cultura 2027: ieri l’incontro con la cittadinanza nella Sala della Sibilla al Priamar per illustrare i passi della candidatura di una città “che in questo decennio deve completare la sua transizione e imboccare una nuova identità”, come ha sottolineato il sindaco Marco Russo – Dobbiamo intercettare il mondo moderno, sarà intenso e impegnativo ma in tre mesi dobbiamo trasformare il cammino iniziato in una grande scommessa”.

Dopo l’ufficializzazione della candidatura della città capoluogo per il 2027 (la presentazione del logo ufficiale alla stampa si è celebrata in data 27 marzo), oggi è stato il momento del confronto con la cittadinanza.

Ad intervenire durante l’evento sono stati il sindaco Marco Russo, il professor Paolo Verri, l’assessore Nicoletta Negro, l’esperta di comunicazione Roberta Milano, Beatrice Giacardi e Francesco Zoppi (questi ultimi facenti parte dell’ufficio di coordinamento per Savona Capitale Italiana della Cultura).

In data odierna inoltre sono stati svelati i temi che nei prossimi tre mesi verranno sviluppati in vista della presentazione della manifestazione di interesse alla partecipazione del bando “Capitale italiana della Cultura” prevista per luglio.

“Le nuove rotte” riguarderanno:
– Città di tutti (ponti tra generazioni, culture, religioni)
– Le arti e lo spettacolo (tra locale e internazionale, tra consumo e sperimentazione)
– La sostenibilità (ambiente e scienza, cambiamenti climatici, valorizzazione ambientale e territoriale)
– Il commercio (spazi e relazioni secondo un modello culturale e turistico tra commercio e vicinato, grande distribuzione, online, servizio e presidio)
– Il porto (ponti tra terre e mari, merci, persone, culture)
– Il turismo (sinergia territoriale tra accoglienza, lavoro e digitale)
– Il cibo e la ristorazione (tra identità e mercato)
– I giovani e l’innovazione (università, digitale e crescere collettivo)
– Un territorio policentrico (quartieri, costa, entroterra: legami e vocazioni).

Venti i Comuni del savonese coinvolti nel progetto, come sottolinea l’assessore alla cultura Nicoletta Negro: “Con alcuni esistono già delle progettualità in campo, e abbiamo trovato “le rotte” giuste da condividere con molto entusiasmo. La sala gremita è un bel segnale, indica il segno di una città che alza la testa non solo in vista del 2027 ma con iniziative che guardino sempre più in là, per una Savona che vogliamo”.

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