La protesta

Porti, al via tre giorni di sciopero: venerdì la manifestazione nazionale

Si terrà a Genova. Proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre. Nel capoluogo ligure il corteo

presidio marittimi 25 gennaio 24

Liguria. Sono iniziati oggi i tre giorni di sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici portuali, una protesta indetta a livello nazionale che si concluderà venerdì 7 aprile proprio a Genova con una manifestazione.

La protesta, che durerà 24 ore con modalità differenti a seconda dei porti, è proclamata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto lo scorso 31 dicembre: “Scioperiamo per il rinnovo del contratto nazionale con un equo salario e per i nostri diritti”, sottolineano i sindacati.

I lavoratori esigono un rinnovo del CCNL dignitoso, che garantisca potere d’acquisto e certezze per il futuro’’, sottolineano dalla Filt Cgil Genova e Liguria. La manifestazione nel capoluogo ligure, nazionale, prevede il presidio dei varchi portuali a partire dalle 5, e poi il raggruppamento a Ponte Etiopia a partire dalle 8.30 per la partenza del corteo verso Palazzo San Giorgio. Oltre alle delegazioni liguri sono previste rappresentanze dai porti di Trieste, Civitavecchia, Napoli, Salerno, Ravenna, Livorno, Venezia.

“Nella città che ospita il più importante porto d’Italia daremo una dimostrazione di determinazione alle associazioni datoriali – commentano Enrico Poggi, segretario generale Filt Cgil Genova, Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria e Roberto Gulli, segretario generale Uiltrasporti Liguria – chiediamo il rinnovo di un contratto scaduto alla fine del 2023 e condizioni di lavoro dignitose. Siamo stanchi di sentire dichiarazioni in pompa magna sulla nostra portualità e poche parole su chi ogni giorno contribuisce a rendere questo Paese competitivo e attrattivo: invitiamo non solo i lavoratori, ma la cittadinanza intera a sostenere questa battaglia per fare ancora una volta partire da Genova un messaggio inequivocabile”, concludono. L’assemblea di questa mattina ha dato mandato alle segreterie di continuare la mobilitazione e contemporaneamente, allo sciopero e per tutta la giornata del 5 aprile, notte compresa, tutti i varchi portuali della città saranno presidiati.

“Nella città che ospita il più importante porto d’Italia daremo una dimostrazione di determinazione alle associazioni datoriali –  commentano Enrico Poggi segretario generale Filt CGIL Genova, Mauro Scognamillo segretario generale Fit CISL Liguria e Roberto Gulli segretario generale Uiltrasporti Liguria – chiediamo il rinnovo di un contratto scaduto alla fine del 2023 e condizioni di lavoro dignitose. Siamo stanchi di sentire dichiarazioni in pompa magna sulla nostra portualità e poche parole su chi ogni giorno contribuisce a rendere questo Paese competitivo e attrattivo: invitiamo non solo i lavoratori, ma la cittadinanza intera a sostenere questa battaglia per fare ancora una volta partire da Genova un messaggio inequivocabile” concludono.

L’Assemblea di questa mattina ha dato mandato alle Segreterie di continuare la mobilitazione e contemporaneamente, allo sciopero e per tutta la giornata del 5 aprile, notte compresa, tutti i varchi portuali della città saranno presidiati.

Sono circa 20mila i portuali italiani che attendono il rinnovo del contratto del lavoro. Lo scorso 2 febbraio, in sede di confronto con le parti datoriali, le segreterie di Filt Fit Uiltrasporti avevano registrato “una netta distanza dalle controparti rispetto alla richiesta economica sindacale per il triennio 2024/2026”, che ha provocato l’interruzione della trattativa e condotto poi sino alla proclamazione di sciopero.

 

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